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Cronaca

Ide si affaccia ad Amsterdam, in mostra nella capitale olandese le foto scattate a Savignano

“IDE - Reconstruction of Identities” è un tentativo di pensare alla fotografia come uno strumento di conoscenza, capace di dare forma al concetto dinamico e dell'identità europea

Prosegue il viaggio delle mostre realizzate nell'ambito del progetto IDE - Reconstruction of identities che vede il Comune di Savignano sul Rubicone capofila di un partenariato europeo di cui fanno parte la spagnola Ad Hoc Gestión Cultural di Saragozza, l'olandese agenzia Noor Images di Amsterdam e il Copenhagen Photo Festival.

Dallo scorso 6 luglio e fino a domenica 19 una selezione degli scatti di Katerina Buil, Marine Gastineau, Filippo Venturi, Sanne De Wilde realizzati a Savignano sul Rubicone, durante le residenze d’artista svoltesi nello scorso mese di settembre, sono in mostra nel centro cittadino di Amsterdam con un allestimento all'aperto che invita il visitatore a seguire un percorso attraverso le strade, gli incroci e i canali della città. L’esposizione è distribuita in 10 località del centro e la visita può iniziare da qualsiasi punto del percorso, progettato con l'intento di incoraggiare la riflessione sul concetto dinamico di "identità" e "appartenenza", non esiste un ordine prestabilito.

“IDE - Reconstruction of Identities” è un tentativo di pensare alla fotografia come uno strumento di conoscenza, capace di dare forma al concetto dinamico e dell'identità europea. In un continente caratterizzato da un'ampia diversità culturale, in cui convivono più nazionalità, religioni, ideologie, tradizioni e stili di vita, è normale chiedersi come rimanere fedeli alla propria cultura e muoversi in un mondo nuovo, e come si costruisce e modifica nel tempo l'identità.

La mostra è il risultato di una collaborazione di due anni tra quattro partner che lavorano con la fotografia e la cultura.

La mostra di Amsterdam segue quella inaugurale di Copenhagen; le esposizioni successive saranno a Barbastro (Aragona, Spagna – periodo: 17 – 23 agosto 2020) e a Savignano sul Rubicone, in occasione del SI FEST 2020 – periodo 18, 19 e 20 settembre, mostre aperte nei week end fino al 4 ottobre. Maggiori informazioni sugli artisti e sul progetto sulla pagina dedicata, sul sito web www.reconstructionofidentities.eu


I fotografi invitati a Savignano sul Rubicone hanno sviluppato ognuno un tema assegnato dalla direzione del progetto IDE. Katerina Buil ha fotografato le “azdôre” che vivono nelle zone rurali di Savignano sul Rubicone (Rio Salto, Fiumicino, San Giovanni in Compito); Marine Gastineau ha realizzato un reportage nella comunità senegalese di Savignano sul Rubicone, fotografie dall’atmosfera intimista che fanno trasparire le difficoltà di essere e di non essere nello stesso tempo parte di una comunità. Sanne De Wilde ha fotografato le persone “iconiche” che rappresentano la comunità di Savignano sul Rubicone a cominciare dal sindaco Filippo Giovannini, il cui ritratto in grande dimensione, emerge nell’allestimento di Copenaghen, per passare al comandante dei Carabinieri, della Polizia locale, al parroco, ai rappresentanti delle comunità senegalesi e islamiche del Rubicone, al presidente della squadra di calcio. Il fotografo forlivese Filippo Venturi, incaricato dal Comune di Savignano sul Rubicone – SI FEST ha documentato le giornate di alcune donne profughe, rifugiate in casa famiglia dell’area del Rubicone, in fuga da situazioni estreme di povertà, di violenza, di persecuzione e in attesa di un permesso di soggiorno e dare vita e speranza alle loro esistenze. Fa parte del progetto anche il reportage di Martin Thaulow, realizzato a Copenaghen e lungo la rotta balcanica dell’immigrazione, che dalla Siria al Kurdistan porta i profughi nel cuore dell’Europa, in cerca di una nuova esistenza.


IDE - Ricostruzione delle identità attraverso la fotografia

Ricostruire le identità attraverso la fotografia. È da questo ambizioso assunto iniziale che nasce IDE – Reconstruction of Identities, progetto che collega Savignano sul Rubicone a tre importanti città europee quali Copenaghen, Amsterdam e Saragozza. I soggetti coinvolti, differenziati per caratteristiche territoriali e tipologia, sono il Comune di Savignano sul Rubicone, che porta nel progetto l’esperienza del SI FEST, nato nel 1992 che arriverà nel settembre 2020 alla sua ventinovesima edizione; il Copenhagen Photo Festival (CPF), nato nel 2010 e cresciuto fino a diventare il più grande festival di fotografia dei paesi scandinavi; l’agenzia olandese Noor, che riunisce giornalisti, autori, fotografi, artisti e cineasti di tutto il mondo; l’agenzia di produzione culturale internazionale spagnola Ad hoc.

Il progetto, finanziato dall’Unione europea sul bando EACEA 32/2017 del programma Europa creativa, ha durata biennale e sarà parte integrante anche del SI FEST 2020, dove verranno allestite delle mostre conclusive realizzate con immagini prodotte durante residenze, i workshop, le compagne condotte sul territorio di Savignano sul Rubicone e i laboratori di didattica fotografica nelle scuole.

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