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Cronaca

I volti della guerra nel reportage del fotografo, al liceo Righi si riflette: flashmob degli studenti per la pace

L'obiettivo è quello di creare una coscienza di pace profonda e duratura. Per questo, per quattro giorni, l'Istituto ha ospitato l'installazione fotografica di Francesco Girardi

Qualche settimana fa, tre fratelli, studenti del liceo scientifico Righi, hanno proposto un progetto che prevedeva l'incontro con un loro amico fotografo che era stato in Ucraina. L'idea di Franz (Francesco Girardi) è stata questa: le sue foto sarebbero state esposte di nascosto dopo la fine delle lezioni e alla fine settimana ci sarebbe stato un incontro perchè lui potesse raccontare la sua esperienza e spiegare come nascono quelle foto e quali emozioni ha suscitato in lui questo viaggio al confine. 

Così è successo e da lunedì pomeriggio, il liceo scientifico A. Righi di Cesena ha ospitato l'installazione "War Sucks.", comprendente una ventina di foto appese nei punti di maggior transito dell'istituto e quindi ben visibili a tutti. Come nelle intenzioni, le foto sono state un potente mezzo per far riflettere gli studenti e farci immaginare per un attimo e da lontano il dolore della guerra. La convivenza quotidiana ha dato una rilevanza sempre maggiore alle immagini che hanno lasciato una macchia indelebile in molti ragazzi.  Sabato il progetto è culminato con un incontro con l'autore che ha fornito un contesto alle immagini e ha raccontato le proprie emozioni. La forza espressiva di Franz ha colpito gli studenti parlando della vita delle singole persone, dei loro nomi, associati ai volti delle foto, delle loro storie, delle loro espressioni e degli orrori che la guerra li aveva portati a vivere.  In seguito si è svolto un flash mob nel cortile interno della scuola per invocare la pace e la fine del conflitto ucraino e di tutti gli altri attivi nel mondo.

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Intanto proseguono al Liceo Righi le iniziative riguardo alla situazione dell'Ucraina. Dopo le raccolte solidali, è stata la volta degli incontri di approfondimento e conoscenza. L'obiettivo è quello di creare una coscienza di pace profonda e duratura. Per questo, per quattro giorni, l'Istituto ha ospitato l'installazione fotografica di Francesco Girardi. Le gigantografie delle foto del fotografo internazionale sono state esposte in diversi punti strategici della scuola, in modo da essere ben visibili a tutti i ragazzi e da offrire a tutti spunti di riflessione importanti. Le foto sono state scattate durante un viaggio difficilissimo dal punto di vista umano al confine tra un Polonia e Ucraina e ritraggono persone in fuga, sorrisi malinconici, innocenza perduta. Sabato 9 aprile, poi, il progetto è culminato  nell'incontro di 8 classi con il fotografo che ha raccontato l'esperienza dell'incontro con i profughi ucraini e le emozioni che ne sono scaturite. Per lasciare il segno, i ragazzi, con la guida dei rappresentanti di Istituto, hanno organizzato un "flash mob" nel cortile della scuola, per  invocare la pace e la fine di tutte le guerre. Il Liceo Righi vuole la pace. E i ragazzi sono pronti a fare la loro parte.

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