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Cronaca

I sindacati lanciano l'allarme: "Le cooperative del settore socio-sanitario sono al collasso"

"La difficilissima situazione che sta attraversando il settore socio-sanitario è ormai sotto gli occhi di tutti", denunciano le organizzazioni sindacali

"La difficilissima situazione che sta attraversando il settore socio-sanitario è ormai sotto gli occhi di tutti. Da tempo gli organici delle Strutture socio-sanitarie sono falcidiati dalla difficoltà di reclutare personale che presti assistenza all’interno delle strutture per anziani. È del tutto evidente, infatti, che la pandemia ha fortemente mutato le esigenze di assistenza e gestione di tutte le strutture sanitarie e socio-sanitarie sia pubbliche che private". Fp Cgil, Fisascat Cisl e Uil Fpl denunciano la grave insufficienza di organico in cui versano le cooperative sociali che operano nel settore socio-sanitario, assistenziale-educativo e di inserimento lavorativo.

Dettagliano i sindacati: "Tuttavia, è anche vero, che la perdita di attrattività di queste realtà e del mondo della cooperazione sociale è stato, spesso, provocato anche da anni di silenzi alle numerose rivendicazioni fatte dalle Organizzazioni Sindacali, rispetto alle quali le aziende hanno spesso fatto orecchio da mercante. Al di là delle retribuzioni ancora troppo basse, dovute anche ai continui ostacoli ad una contrattazione di secondo livello che stenta a decollare, bisogna soffermarsi sull’abuso di turni massacranti di anche 12 ore giornaliere, ferie richiamabili, turnazioni dell’ultimo minuto, riposi mancati e l’utilizzo di doppie notti e doppi turni divenuti una routine inaccettabile".

"Occorre fare - avvertono i sindacati - una seria riflessione sulla situazione del settore perché bisogna essere consapevoli che non garantendo dignitose condizioni lavorative e salariali le conseguenze sono irrimediabilmente due.  La prima è la crescente perdita di personale qualificato che, oltre alla trasmigrazione verso il pubblico impiego, decide di allontanarsi definitivamente dal settore ed intraprendere da zero una nuova carriera lavorativa.  La seconda conseguenza è il progressivo decadimento della qualità dei servizi resi. Si sottolinea che questi servizi sono quasi nella totalità Servizi Pubblici accreditati a soggetti privati. La gestione avviene quindi con i soldi della collettività, ed è tra i doveri delle Amministrazioni vigilare sul loro regolare svolgimento. Non solo per quanto riguarda la qualità dei servizi erogata nei confronti dell'Utenza, ma anche in materia di rispetto delle condizioni lavorative del personale addetto. Serve pensare ad una valorizzazione del personale e un miglioramento della conciliazione dei tempi vita-lavoro, senza il quale non sappiamo quale potrà essere il futuro di questo settore strategico. Dopo anni di silenzi e di occasioni mancate è arrivato il momento di agire, ed in fretta, per garantire ai Lavoratori quanto dovuto dopo anni di sforzi nel sostenere l’emergenza Covid, in ragione del prezioso, indispensabile  lavoro svolto. Senza vere e concrete risposte a queste persone rischiamo il collasso"

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