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Cronaca

I ragazzi di Cesena “lavorano” per quelli di Srebrenica: partecipa anche la Cisl

Anche CISL Romagna partecipa al progetto insieme ad altre associazioni e imprese

“In questi giorni soffiano venti di guerra, ma questi ragazzi oggi ci dimostrano quanto siano desiderosi di lavorare concretamente per un presente e un futuro di pace". E' quanto afferma Filippo Pieri, segretario generale Cisl Romagna, ricordando che il sindacato, insieme ad altre associazioni e imprese del cesenate, si è resa disponibile a partecipare al progetto dell’Associazione Centro per la Pace “Loris Romagnoli” ospitando uno studente di scuola superiore per un tirocinio di un giorno. In cambio Cisl Romagna verserà un contributo volontario per sostenere il progetto di cooperazione internazionale “Adopt Srebrenica”.

“Abbiamo partecipato volentieri a questa esperienza – continua Pieri – perché è piena di positività: è pensata e realizzata da giovani studenti a favore di loro coetanei, c’è la collaborazione delle scuole, trasmette i valori della tolleranza e della pace che sono indispensabili per vivere in una società, mette in relazione il mondo del lavoro con quello delle scuole ed infine è concreta perché finanzia un progetto in una città colpita dalla guerra civile.”

Sono un centinaio i ragazzi delle scuole superiori cesenati coinvolti in questa esperienza ideata dall’Associazione Centro per la Pace “Loris Romagnoli” di Cesena, che da tempo è attiva in città per sostenere dei progetti di cooperazione internazionale nella città simbolo della terribile guerra civile che si svolse tra il 1992 e il 1995 al di là delle nostre spiagge. Il progetto ha previsto che un gruppo di giovani studenti e volontari del Centro per la Pace svolgesse quattro laboratori nelle classi superiori incontrando loro coetanei per far conoscere gli effetti delle guerre sulle popolazioni civili e stimolarli verso azioni solidali. 

Oggi si svolge la fase successiva del piano, quella in cui i ragazzi delle scuole svolgeranno una giornata di tirocinio presso associazioni e imprese, le quali hanno dato la disponibilità ad accogliere i giovani e in cambio verseranno un contributo volontario per sostenere il progetto di cooperazione internazionale Adopt Srebrenica. Si tratta di attività che si svolgono nella città della Bosnia-Erzegovina per riattivare il dialogo inter-etnico e interculturale, la gestione non-violenta dei conflitti rivolta in particolare alle nuove generazioni e l’elaborazione della memoria della guerra civile attraverso la costruzione di un centro di documentazione. 

“Ringrazio il Centro per la Pace e i ragazzi delle scuole che hanno partecipato – conclude Pieri – perché ci danno ls speranza di un futuro migliore”
 

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