I nuovi "superfood"? Farina di bachi da seta e pasta di grillo

I nuovi superfood? Farina di bachi da seta e pasta di grillo. Sembra un futuro che non arriverà mai e invece da anni le maggiori aziende mondiali alimentari stanno lavorando (anche dal punto di vista del packaging per rendere cavallette e scorpioni più accettabili sulle tavole dei consumatori) alla messa a punto del novel food per metterlo sul mercato con successo. Anche l'incontro che si terrà domenica 25 marzo al teatro Turroni di Sogliano al Rubicone, oltre ad avere un'importanza storica perché commemora una conferenza che si tenne il 10 marzo 1888 presso il comizio agrario di Cesena, si inserisce nel settore del novel food in campo alimentare e nella cosmesi.

Dalle 9.45, infatti, si parlerà di "Dulcis in Phasium" passato e futuro della bachicoltura, gelsicoltura e tutta la filiera della seta. Ormai i progetti di economia circolari, come quelli incentrati sul baco da seta, sostenibili, integrali e capaci di unire più punti di forza del made in Italy (agroalimentare,  tessile e altri) sono sempre più all'ordine del giorno. Durante la conferenza, organizzata dall'associazione culturale Serit "Società entomologica rurale degli insetti tessicoli" in collaborazione con Confcooperative di Forlì-Cesena, si potranno degustare anche colombe pasquali stile "Pan seta" prodotte dallo staff di Italbugs, già noti sul mercato per il primo panettone con farina proteica proveniente da baco di seta (il 10%). Un panettone che, senza problemi, si può definire sostenibile, nutriente e sicuro. Ma si parlerà anche di crisalide contenuta all'interno del bozzolino serico che è diventata preziosa per l'estrazione di olio pregiatissimo e per le farine che oggi si possono utilizzare in campo alimentare umano.