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Cronaca

"I Numeri del Territorio", i dati della provincia aggiornati: il reddito medio di Cesena supera quello di Forlì

La Camera di commercio della Romagna, nell’ambito della linea strategica dedicata all’“Informazione economica”, presidia, aggiorna e innova continuamente il patrimonio informativo del territorio

Aggiornato con i dati 202 il Sistema informativo annuale “I Numeri del Territorio”, il prezioso patrimonio di dati, articolato in 95 Report su base anche comunale, indispensabile per un’analisi dinamica e strutturata nell’ottica di benchmarking a partire dalle dimensioni maggiormente significative: demografia, ricchezza e imprenditorialità. La Camera di commercio della Romagna, nell’ambito della linea strategica dedicata all’“Informazione economica”, presidia, aggiorna e innova continuamente il patrimonio informativo del territorio.

"Per affrontare la complessità e l’incertezza che caratterizzano lo scenario attuale servono strumenti informativi completi, articolati e dinamici, sugli aspetti strategici, fra i quali è fondamentale quello territoriale - commenta Alberto Zambianchi, Presidente della Camera di commercio della Romagna -.Disporre di tali dati, in un'ottica di benchmarking, offre agli amministratori una conoscenza delle dinamiche locali, utile per la governance e per dare a cittadini/utenti strumenti concreti per una partecipazione costruttiva. “I numeri del territorio” sono una parte importante dell’offerta informativa che la Camera di commercio della Romagna, attraverso l'Osservatorio economico, rende sistematicamente e liberamente accessibile a tutti, sul proprio sito istituzionale: Istituzioni, Amministratori locali, Università, Associazioni di categoria, cittadini. Si tratta di un patrimonio informativo che avvicina concretamente "il dato" al livello reale di governo dei meccanismi di sviluppo e coesione, meccanismi indispensabili alla realizzazione dei progetti mirati ad innalzare la qualità della vita e dei servizi dei nostri territori".

L'analisi provinciale

L’analisi del territorio della provincia di Forlì-Cesena si compone di 57 report (30 comuni, 26 aggregazioni territoriali e 1 provinciale). Sotto l’aspetto demografico, al 31 dicembre risultano 393.556 residenti in provincia (-0,26% rispetto al 2015). La popolazione residente si concentra prevalentemente nei comuni di Forlì (per il 29,9% del totale), Cesena (24,7%) e Cesenatico (6,6%). Il comprensorio di Cesena risulta essere quello più popoloso (209.214 residenti pari al 53,2% del totale provinciale), con una densità demografica pari a 187 abitanti per chilometro quadrato (la media provinciale è pari a 165 ab/kmq) e con una crescita della popolazione pari al +0,45% nel medio periodo (2020-2015).

La densità demografica maggiore si conferma nel Comune di Gambettola (1.374 abitanti per chilometro quadrato), quella minore a Premilcuore (7 ab/kmq). In generale, l’81,8% dei residenti in provincia è concentrato in pianura (densità pari a 466), dove negli ultimi 5 anni la popolazione è aumentata dello 0,30%; in collina (dove si concentra il 14,9% della popolazione residente totale) la densità demografica è pari a 57 abitanti ogni chilometro quadrato e la popolazione si è ridotta del 2,26% dal 2015; in montagna, invece, si riscontra il 3,3% dei residenti totali (densità pari a 20 abitanti per chilometro quadrato), prevalentemente anziani, con un indice di vecchiaia (il rapporto percentuale tra il numero degli ultrassessantacinquenni e il numero dei giovani fino ai 14 anni) pari a 257, contro il dato medio provinciale di 194,0) e in flessione del 4,86% nel medio periodo. Tra tutte le aggregazioni territoriali della provincia di Forlì-Cesena, la Valle del Basso Rubicone presenta la più elevata densità demografica (664 abitanti per km quadrato) e raccoglie il 14,5% dei residenti totali.

La media provinciale di incidenza di stranieri residenti è del 11,0% sul totale dei residenti e il Comune di Galeata si conferma quello con la maggiore incidenza, 19,1%, nonostante nell’anno in esame si sia registrato un tasso migratorio netto (saldo migratorio per 1.000 abitanti, comprende il movimento migratorio di stranieri e di italiani da altri comuni e dall’estero) negativo (-8,4). Tra le aggregazioni territoriali, la presenza di cittadini non italiani residenti è maggiore della media provinciale per quanto riguarda la Valle del Bidente (14,0%) e l’area del Basso Rubicone (13,2%), territori peraltro caratterizzati da un tasso migratorio netto (indicatore di attrattività) positivo e in linea con la media provinciale (5,3).

Attrattività demografica superiore alla media si riscontra, invece, nella Valle del Montone (10,7 il tasso migratorio netto), nella Valle dell’Uso-Rubicone (7,6) e nella Vallata del Rabbi (7,7), ma anche nei comuni marittimi (Cesenatico, Gatteo, San Mauro Pascoli e Savignano sul Rubicone) e nei grandi centri (Forlì e Cesena). Le aree collinari e montane, invece, confermano il loro spopolamento derivante, oltre che dal negativo saldo naturale (differenza tra nati e deceduti) - peraltro comune a tutti i territori - dalla prevalenza di movimenti migratori in uscita.

Per quanto riguarda la dimensione della ricchezza prodotta, il reddito medio lordo Irpef per contribuente (relativo al 2019 da dichiarazioni fiscali del 2020) più elevato si riscontra nei comuni di Cesena (22.605 euro) e di Forlì (22.578 euro), mentre il valore più ridotto si registra a Portico San Benedetto (16.371 euro) e Borghi (16.837 euro). Superiore al dato medio provinciale (pari a 21.248 euro) il reddito medio per contribuente dichiarato nel comprensorio forlivese (21.808 euro) e nell’Unione dei comuni della Valle del Savio (22.034 euro). Inferiore alla media provinciale, invece, nel comprensorio di Cesena (20.750 euro) nei territori delle Vallate (19.536 euro), nei comuni collinari (19.614 euro) e in quelli montani (18.915 euro).

Infine, con riferimento alle imprese attive, al 31 dicembre2020 la densità imprenditoriale (imprese attive ogni 1.000 abitanti) media provinciale è pari a 92. La densità imprenditoriale maggiore si riscontra nel Comune di Verghereto, con 127 imprese ogni mille abitanti, mentre quella minore si registra a Forlimpopoli e Borghi, entrambi con 75 imprese ogni mille abitanti. A livello di comprensori, si nota una maggiore imprenditorialità in quello di Cesena con 96 imprese attive ogni mille abitanti, rispetto a quello di Forlì, con 88 imprese attive ogni mille abitanti. Fra le altre aggregazioni, l’imprenditorialità è particolarmente elevata nella Valle del Savio (108) e nella Valle del Montone (96).

Negli ultimi cinque anni, la numerosità delle imprese attive provinciali è scesa del 4,0%; il medesimo dato si riscontra per i Comprensori di Forlì e di Cesena. In pianura (dove si concentra l’81,0% delle attività economiche provinciali) il calo è stato del 3,7%. La flessione delle imprese nel medio periodo è stata maggiore in montagna (-5,9%), nelle aree collinari (-5,5%) e, in generale, nelle vallate (-6,5% Valle del Bidente, -6,4% Valle del Savio, -4,4% Valle dell’Uso-Rubicone). Nei Grandi Centri, dove si concentra il 53,3% delle imprese attive provinciali, il calo è stato pari al 3,7% negli ultimi 5 anni.

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