I 100 anni di 'nonna' Rosina, lo Spi Cgil: "Vita intensa, tante storie ed epoche diverse"
"Il 14 febbraio Rosina Zaccherini ha spento 100 candeline. Sta bene ed è accudita affettuosamente nella sua casa di Piavola, frazione di Mercato Saraceno"
"Buon compleanno alla nostra Rosina", lo SPI CGIL Cesena ci tiene In questo periodo pandemico particolarmente impietoso verso gli anziani, a celebreare i 100 anni di Rosina Zaccherini.
"Il 14 febbraio Rosina Zaccherini ha spento 100 candeline. Sta bene ed è accudita affettuosamente nella sua casa di Piavola, frazione di Mercato Saraceno, dov’è nata nel 1921 e dove ha sempre vissuto. A 17 anni sposa Aldo Lucchi di 6 anni più grande e da quel 21 aprile 1938 condivideranno ben 75 anni di matrimonio. Aldo non c’è più, ma è sempre inseparabile e presente nella vita di Rosina, come spesso racconta alla nipote Eleonora. In campagna poco distante dal paese, coltivano la terra, l’orto, allevano animali , ma è appena sufficiente per mantenere la famiglia. Riemerge il ricordo della giovane Rosina che manda avanti la casa e campo da sola nella speranza che Aldo torni sano e salvo dalla guerra in Grecia, poi in Albania e poi in Germania".
Il sindacato racconta "di quando sotto i continui bombardamenti su questa zona della linea Gotica, Rosina fa scavare sotto la cantina di casa un ampio rifugio dove trovano riparo donne, bambini,anziani delle case vicine. E ricorda il profumo dell’ampio forno , unico in tutta la zona, in cui Rosina cuoce il pane, le pagnotte, i biscotti, i dolci di Pasqua e carnevale dei vicini che a volte si portano la legna per il fuoco , a volte ringraziano donando un dolce o una forma di pane. E poi c’è la memoria di anni difficili, in cui Aldo va lavorare nelle miniere del Belgio, come altri mercatesi, e Rosina alterna la fatica della campagna con il lavoro stagionale al mare. Cent’anni vissuti intensamente dalla nonna Rosina; tante epoche diverse, storie di un tempo lontano, dolori e gioie che scaldano il cuore dei figli Angela e Giancarlo e della nipote Eleonora, e suscitano simpatia e commozione in tutti noi, donne e uomini pensionati dello SPI".