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Cronaca

No alla grande distribuzione nel foro Annoario

Non c'è nessun rischio che il Foro Annonario si trasformi in un insediamento della grande distribuzione organizzata. A chiarirlo sono il Sindaco Paolo Lucchi e l'Assessore ai Lavori Pubblici Maura Miserocchi

Non c’è nessun rischio che il Foro Annonario si trasformi in un insediamento della grande distribuzione organizzata. A chiarirlo sono il Sindaco Paolo Lucchi e  l’Assessore ai Lavori Pubblici Maura Miserocchi.  “Il Piano Regolatore esclude questa eventualità – spiegano – dal momento che le sole nuove attività commerciali ammesse in centro storico sono quelle con una dimensione massima di 250mq, quindi ben al di sotto delle superfici previste dalla legge regionale del commercio per la grande distribuzione”

“Tanto per fare un esempio, questa è grosso modo la dimensione delle librerie Giunti e Feltrinelli, due fra le più recenti attività commerciali aperte in centro. E infatti, in aderenza a quanto previsto dal prg, il progetto di restyling del Foro Annonario prevede la formazione di un complesso commerciale rispondente a questi limiti e comprendente esercizi di vicinato e servizi complementari”.

Ribadita anche l’intenzione di non stravolgere la fisionomia dell’offerta presente nella struttura, così come indicato dalla delibera approvata dal consiglio comunale nell’aprile scorso. “La previsione di inserire un’attività di vendita di 250 mq – affermano il Sindaco Lucchi e l’Assessore Miserocchi - non pregiudica in alcun modo il futuro degli attuali operatori che volessero rientrare con la nuova gestione del Foro. Anzi, il progetto che si sta predisponendo prevede spazi sufficienti a soddisfare l’eventuale rientro di tutti i commercianti, nel caso decidessero – come ci auguriamo - di far valere il diritto di preferenza che è stato loro riconosciuto. E questa crediamo sia la migliore garanzia della volontà di dare piena continuità all’offerta merceologica della struttura”.

“Entrando nel dettaglio – proseguono Sindaco e Assessore – l’intenzione è di definire un nuovo assetto che permetta sia il rientro delle attuali attività commerciali sia la possibile collocazione di nuove unità, di dimensioni diverse, in modo da mettere a disposizione una gamma variegata di proposte merceologiche, a tutto vantaggio del servizio verso i cittadini, e dunque creare le condizioni per rafforzare la capacità attrattiva del nuovo Foro”.

Sul fronte degli operatori, intanto, sui 37 presenti, sono dodici – fra fissi, ambulanti giornalieri, ambulanti e produttori presenti solo nei giorni di mercato – quelli che finora hanno segnalato interesse per il rientro al termine dei lavori. Naturalmente, i termini e le condizioni del rientro saranno messe a punto tra gli stessi esercenti e il concessionario della struttura.

Per quanto riguarda la sistemazione provvisoria in piazza Aguselli, sono 15 gli esercenti che hanno manifestato la volontà di trasferirsi (4 commercianti fissi, 5 pescherie e 6 ambulanti giornalieri), mentre gli ambulanti e i produttori bisettimanali andranno in piazza San Domenico.
 

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