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Cronaca

Gli spauracchi dei negozianti? Iva al 22%, furti e rapine

Quali sono le richieste dei negozi di periferia, fuori dal centro e dalla cinta urbana e ubicati nei quartieri e nelle frazioni? L'Osservatorio della Confcommercio cesenate

Quali sono le richieste dei negozi di periferia, fuori dal centro e dalla cinta urbana e ubicati nei quartieri e nelle frazioni? L'Osservatorio della Confcommercio cesenate ha condotto un'indagine su 50 attività commerciali di varie zone cittadine: al primo posto figura la necessità di non aumentare l'Iva al 22% per non deprimere i consumi insieme all'installazione delle telecamere da parte dell'amministrazione per la vigilanza contro furti e rapine, reputate indispensabili per far fronte all'excalation della criminalità nel territorio cesenate.

"Tra le altre richieste emerse dal sondaggio - rimarca il direttore Giorgio Piastra - spiccano la promozione di eventi anche nelle frazioni nelle piazze dei quartieri perfierici, come ad esempio piazza Partigiani alle Vigne fortemente terziarizzata, quelle di Borello, San Carlo, Calisese, il nucleo centrale di Pievesestina, interventi sulla viabilità che non ostruiscano l'accesso alle attività commerciali, la richiesta di potenziare le aree di sosta per la clientela, più sveltezza nella svolgimento dei lavori in sede stradale che non di rado, purtroppo, penalizzano i negozi; e infine sostegni più incisivi ai negozi di vicinato che fungono da avamposti di presidio sociale specie nelle zone più periferiche".

"Nei nostri quartieri periferici - rimarca il presidente Corrado Augusto Patrignani  - da quel che emerge nel sondaggio,  la principale esigenza di commercianti e cittadini è comunque quella di una maggior sicurezza, non solo percepita ma sperimentata concretamente e di un contrasto maggiore ai crimini, in particolari furti e  rapine. Secodo i negozianti e i cittadini la messa in funzione delle telecamere può fungere da deterrente ed è un intervento prioritario per il quale è fondamentale che l'amministrazione metta a disposizione fondi, dopo che forse sino ad oggi questa emergenza è stata sottovalutata. Ciò, naturalmente, vale anche per i negozi del centro storico".

"Confcommercio - rimarca il presidente Patrignani - è l'unica associazione cesenate che ha creato da sette anni una rete di rappresentanza capillare del territorio attraverso presidenti e consigli di quartiere formati da commercianti e pubblici esercenti, imprenditori del terziario e del turismo, che partecipano anche ai consigli di quartiere comunali e si rapportano costruttivamente con le istituzioni per affrontare e risolvere i problemi della comunità. Un luogo per dare voce ai nostri negozianti e ai cittadini e, di riflesso, alle parti più decentrate del territorio che richiedono, e meritano, più considerazione e servizi".

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