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Cronaca

Giornata mondiale dell'Alzheimer, l'impegno dell'associazione per aiutare i malati

In Italia si parla di oltre 600 mila malati (ossia il 20% della popolazione sopra i 65 anni), con un incremento di circa 80mila nuovi malati ogni anno

A Cesena l’Associazione Caima è attiva per aiutare malati e chi si prende cura di loro L’Alzheimer è una malattia degenerativa che porta a problemi di memoria, disorientamento nel tempo e nello spazio, perdita della capacità di eseguire azioni svolte da sempre (come prepararsi un caffè) e in generale graduale perdita di autosufficienza e depersonalizzazione. 

In Italia si parla di oltre 600 mila malati (ossia il 20% della popolazione sopra i 65 anni), con un incremento di circa 80mila nuovi malati ogni anno, dato destinato ad aumentareNel comprensorio cesenate sono circa 4mila le famiglie che hanno in casa un malato di Alzheimer, con un'incidenza di circa 400 nuovi casi all'anno.

C’è una cura? La ricerca scientifica è molto attiva su questa malattia, e la cura al momento è finalizzata a rallentare la progressione del decadimento. 

Oltre alle terapie farmacologiche, sono importanti la stimolazione cognitiva per tenere in allenamento la memoria e le altre funzioni cognitive, la terapia occupazionale per mantenere più a lungo l’autonomia, attività di socializzazione, un’alimentazione sana e l’esercizio fisico per mantenere il corpo sano.

Chi è il caregiver? Il caregiver (che tradotto dall’inglese significa “datore di cure”) è in genere il familiare. Il caregiver di un malato di demenza ha un compito molto impegnativo e stancante perché assistere un malato di Alzheimer lo porta a cercare di colmare tutte le carenze del malato. La persona con demenza ha spesso comportamenti altalenanti soprattutto nelle fasi lievi e moderate.  In alcuni momenti sembra sano e del tutto autonomo, ma pochi minuti dopo può chiedere la stessa cosa ripetutamente, o non riconoscere chi gli sta davanti, credere che il familiare gli voglia rubare le cose o cercare la via di fuga per tornare a casa, quando a casa in realtà c’è già. A volte il familiare può attraversare momenti di sconforto per non riuscire a gestire questi comportamenti imprevedibili, rischiando a sua volta di cadere in depressione o forte stress.

 La chiusura dei servizi per i malati (come Centri diurni, Caffè Alzheimer e progetti di stimolazione) ha sicuramente messo a dura prova il familiare che si è trovato a dover gestire totalmente e in solitudine il malato in casa. A sua volta al malato è venuta a mancare la routine e importanti attività di stimolazione e socializzazione che lo aiutavano a rimanere attivo ed occupato, ritardando il decadimento cognitivo.
 L’Associazione Caima in questo difficile periodo di chiusura dei servizi ha mantenuto attivo il Punto di ascolto telefonico per i caregivers, ampliando l’apertura da 3 a 6 giorni a settimana, e mettendo a disposizione più psicologhe esperte in demenze. 

 Da Aprile sono ripartiti i Progetti di sostegno psicologico e consulenze dedicate ai familiari, tramite psicologi esperti in demenza, svolti telefonicamente.  Dopo il difficile periodo del lock down, in primavera ed estate l’associazione ha riattivato alcuni progetti per malati e familiari svolti all’aperto, in parchi pubblici e privati del territorio. L’attivazione ha richiesto un lungo lavoro di progettazione a distanza e un grande impegno per attivare progetti nel rispetto delle normative per la sicurezza anti-covid, tutte cose nuove alle quali non si era abituati. 
La possibilità di sfruttare gli ampi spazi esterni e il bel tempo hanno permesso di incontrarsi più serenamente. Caima ringrazia i gestori del Parco di Rio Marano di Cesena, che si sono dimostrati molto disponibili ad aiutare e a rendere le attività sempre gradite. Per i malati sono stati realizzati, grazie alla collaborazione dei familiari, 2 Progetti occupazionali e di stimolazione cognitiva e 2 Gruppi di Reminescenza.  Per i familiari, invece, sono stati realizzati 2 Gruppi di rilassamento,1 Gruppo di Sostegno psicologico e 1 Gruppo di Auto mutuo aiuto.  Dove non si è potuto arrivare in presenza, l’aiuto è stato svolto dalle psicologhe con contatti telefonici e videochiamate, per poter coinvolgere più persone possibili. Continua l’erogazione di apparecchi GPS per i malati, in collaborazione con l’Associazione Penelope Emilia Romagna e Cittadini dell’ordine. Dal 23 Settembre a Cesena è previsto un Corso gratuito per familiari per spiegare la malattia di Alzheimer, realizzato grazie alla collaborazione con il Centro Medico San Mauro, il corso ha avuto molte adesioni ed è quasi al completo, per informazioni telefonare a CAIMA allo 0547/646583.

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