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Cronaca

Siglato il patto per la buona tavola, la "Giornata della ristorazione" celebra l'arte e i valori della cucina

Sottoscritta dal sindaco di Cesena e da Confcommercio la Carta dei valori in vista della Giornata nazionale della ristorazione promossa da Fipe per il 28 aprile. Protagonista il pane

Economia, cultura e comunità. Sono i principi contenuti nella Carta dei valori sottoscritta oggi dal sindaco di Cesena, e presidente della Provincia di Forlì Cesena, Enzo Lattuca, e dalla Confcommercio cesenate, in vista della Giornata nazionale della ristorazione in programma per il 28 aprile. Una giornata ideata da Fipe (Federazione italiana pubblici esercizi) che intende valorizzare e promuovere una categoria, quella dei ristoratori, fortemente penalizzata durante il periodo della pandemia, ma che ha saputo ben presto ritrovare slancio e spirito di iniziativa nell’arte della buona tavola, in un territorio vocato da sempre all’accoglienza e al piacere della socialità. 

Dopo la sottoscrizione da parte del Comune di Forlì avvenuta poche settimane fa, anche il territorio cesenate sostiene in maniera importante il settore, quello della piccola e grande ristorazione, come leva di sviluppo dell’economia e di presidio del territorio, in particolare del centro storico, nel quale le botteghe storiche e i piccoli esercizi commerciali rappresentano l’anima della comunità. 

Sono oltre un centinaio, tra Forlì e Cesena, i ristoratori che hanno aderito all’iniziativa e che, per l’occasione, proporranno menù dedicati in cui protagonista sarà il pane, alimento principe della tavola. La giornata avrà come momento culminante il pranzo organizzato all’Istituto alberghiero di Forlimpopoli, al quale sono invitati tutti i sindaci del territorio.

“Questa giornata è dedicata ai pubblici esercizi della ristorazione che rappresentano una fetta importante della nostra economia - ha detto il sindaco di Cesena, Enzo Lattuca - che hanno vissuto pesanti criticità nel periodo della pandemia, criticità che hanno saputo superare con slancio confermandosi un vero e proprio presidio del nostro centro storico”.

Secondo i dati di Unioncamere, gli esercizi presenti nella provincia di Forlì Cesena sono 2.215, tra ristoranti e attività di ristorazione mobile (1328), bar pasticcerie e gelaterie (870), catering (10) e mense aziendali (7).  Di questi, 650 sono associati alla Fipe Confcommercio, di cui 500 nel cesenate e 150 nel forlivese. A fronte delle 155 attività che hanno chiuso i battenti, 44 sono le nuove aperture registrate lo scorso anno, con un saldo che resta comunque pari a 111 imprese.

Un settore che sconta anche la mancanza di forza lavoro e la carenza di personale, soprattutto fra i giovani.

“La ristorazione è da sempre sinonimo di socialità - ha sottolineato Augusto Patrignani, presidente Confcommercio Cesena - soprattutto in un territorio a vocazione turistica come il nostro. La Carta che abbiamo sottoscritto è il sigillo di una tradizione e di un senso di responsabilità, anche sociale, che da sempre le nostre imprese hanno nei confronti dei consumatori e dei cittadini e vuole essere una opportunità per dare nuovo impulso alla categoria”.

Presenti alla firma della Carta anche l’assessore allo Sviluppo economico del Comune di Cesena Luca Ferrini, il presidente di Confcommercio di Cesena Angelo Malossi, Alberto Zattini direttore di Confcommercio Forlì e Vincenzo Lucchi presidente di Fipe Confcommercio, che ha ribadito come “i punti di ristoro, in centro storico, siano un aiuto alla sopravvivenza di altre botteghe che conservano un patrimonio di tradizioni e di cultura e che rischierebbero di chiudere”.

In occasione della Giornata della ristorazione, Fipe ha in programma anche un importante gesto di solidarietà, con una donazione a favore delle mense della Caritas nazionale.

Tavolo in Provincia di Forlì-Cesena per la Giornata della ristorazione

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