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Cronaca Savignano sul Rubicone

La pedina Giulio Cesare a cavallo, un fiume piccolo con una storia grande: ora il Rubicone è anche un gioco da tavola

Si tratta di un gioco collaborativo, a squadre che fa rivivere la marcia di Cesare dalla Gallia verso Roma mentre il suo avversario. Svelato "Rubico"

Duemila anni fa Giulio Cesare e Pompeo furono i protagonisti di un evento che cambiò le sorti di Roma e del mondo. E tutto accadde sulle rive del Rubicone, un piccolo fiume della Romagna, ma grande per la storia. Ancora oggi la frase "attraversare il Rubicone" significa "prendere una decisione importante, definitiva". In Streets of love i Rolling Stones lo rievocano: “I think I’ve crossed the Rubicon”; la tradizione popolare ne ha tratto il proverbio "Il dado è tratto" e la sua notorietà è consacrata anche dal canto VI del Paradiso di Dante che al verso 62 dice “uscì di Ravenna / e saltò Rubicon”. Ma queste sono solo alcune delle citazioni illustri dedicate allo storico fiume che ha intestato anche un modello d’auto, la Jeep Wrangler Rubicon.

Ora il Rubicone è diventato anche un gioco da tavola, il "Rubico", con una pedina unica: Giulio Cesare a cavallo, un tabellone, 55 carte e i giocatori divisi, senza saperlo, in senatori e cesariani. Si tratta di un gioco collaborativo, a squadre che fa rivivere la marcia di Cesare dalla Gallia verso Roma mentre il suo avversario, Pompeo si trova in Spagna. Obiettivo? I Cesariani hanno quello di arrivare a Roma, i senatori di Pompeo di impedirglielo. Insomma una simulazione di quanto accadde nel 49 A.C. con tanto di posizionamenti, bluff e strategie.

Rubico nasce da un’idea della cooperativa savignanese 49 a.C., presieduta da Matteo Tosi, che opera nell’ambito della promozione territoriale mediante azioni non convenzionali come, in questo caso, l’utilizzo di uno strumento ludico. Non si tratta del primo, lo hanno preceduto altri azioni diverse e variegate come l’urban game Rubicon Challegne, un remote solw mob, la rievocazione del passaggio del Rubicone, passeggiata scortata dai legionari della XIII Legio Gemina Ariminum, per ricordare le più recenti.

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“Stiamo progettando e intervenendo sul Rubicone dal 2014 per rendere questi luoghi unici e magici - ha spiegato il sindaco di Savignano Filippo Giovannini - L'obiettivo è dare sempre più forza al brand Rubicone. Abbiamo creduto da subito nel progetto di valorizzazione storica, turistica e culturale del percorso del fiume, dalla zona del centro sportivo Seven fino a Fiumicino. Grazie all’aiuto della Regione Emilia Romagna che ha appoggiato la nostra intuizione, oggi ben 6.800 metri di percorso sono a disposizione di camminatori, bikers e tutti coloro che amano il contatto con la natura. L’alveo del fiume prossimo al centro storico ha cambiato completamente fisionomia e rappresenta un punto di riferimento per la città, sia per le iniziative istituzionali che per i momenti conviviali. Uno spazio e un concetto da valorizzare non solo per sé stesso ma ponendolo in rete con altre eccellenze come per esempio il Museo archeologico del Compito”.

Il gioco - ideato da Sergio Gridelli, progettato da David Spada e disegnato da Dino Sechi - è per giocatori dai 10 anni in su, e ci si può giocare da 3 a 7 persone (meglio più che meno). L’acquisto per ora è disponibile on line sul sito di 49 a.C. e presto nei principali negozi di giocattoli, al costo di 29,90 euro.

“Non si smette di giocare perché si invecchia ma si invecchia perché si smette di giocare” – ha detto uno degli ideatori, Sergio Gridelli di 49 a.C.. “Ci siamo avvicinati al gioco quando abbiamo scoperto che è un ottimo strumento per conoscere e imparare. In questo caso la storia. Il gioco permette di scoprire le cose e le persone”. "Il gioco da tavolo - ha spiegato David Spada - è anche un'ottima alternativa al gioco d'azzardo, quindi, oltre ad avere connotati culturali, ludici e sociali, può anche essere terapeutico. L'abbiamo già provato parecchie volte ed è molto divertente. In mezz'ora termina una partita e ogni volta è una situazione nuova".
"Il Rubicone è un'infrastruttura identitaria - ha concluso il vicesindaco Della Pasqua - Una comunità deve avere un'identità in cui riconoscersi, fa parte della nostra storia e può tenere insieme chi ci abita. Il lancio e la produzione del gioco sul Rubicone si inserisce in una più vasta operazione che mira a impreziosie il territorio". 

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