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Giovedì, 28 Marzo 2024
Cronaca

Raccoglie con la moglie il fiore di Albana per il suo gin: "Più romagnolo di così non c'è, il marchio un galletto arrabbiato"

L'originale idea di raccogliere i fiori di Albana per utilizzarli è venuta a Marco Zavalloni, cesenate, 42 anni, di lavoro agente di commercio nel settore del beverage.

Tutti conoscono l'uva di Albana ma non tutti conoscono i fiori. I fiori dell'unico vitigno autoctono romagnolo hanno vita breve, solo qualche giorno. Sprigionano un profumo delicato e dolciastro, salvo poi sparire. Anzi, no. Come accade alla crisalide che diventa farfalla, il fiore diventa acino. L'originale idea di raccogliere i fiori di Albana per utilizzarli è venuta a Marco Zavalloni, cesenate, 42 anni, di lavoro agente di commercio nel settore del beverage. Quel fiore lì se lo ricordava quando da piccolo con la bici andava su e giù per i vigneti di famiglia. Era un profumo che durava poco ma lo ricordava bene. E così è andato a cercarlo, l'ha trovato e ci ha realizzato una gin dal vero cuore romagnolo. "Raccolgo il fiore a metà giugno insieme a mia moglie, poi li porto alla distilleria Valentini di Tassullo a Trento, unica distilleria in Italia con il Charentais - spiega Marco - un pregiato distillatore francese utilizzato per il cognac, e da lì viene fuori il gin all'inflorescenza d'Albana, un prodotto che più romagnolo di così non c'è".

Il gin si chiama "Alba87": Alba da Albana e 87 come l’anno in cui l’ Albana di Romagna ha ottenuto la denominazione Docg, primo tra i vini bianchi in Italia. Il suo battesimo è avvenuto durante il lockdown. "Sono uscito con il prodotto - di cui ho curato anche il brand, il tipico gallo romagnolo con i colori del mandala - a settembre del 2021 e in un anno ho venduto 6mila bottiglie - continua Zavalloni - Un successone se penso che non ho nemmeno attivato uno shop online. Chi lo vuole acquistare mi contatta sui miei canali social, poi cerco di indirizzare gli interessati verso le enoteche o i distributori che mi danno fiducia.  Anche se da dicembre entrerà nel catalogo della distilleria Valentini di Trento, e per me è un grande onore. Sono contento che sia piaciuto anche il brand, rappresentato dal tipico galletto un po' arrabbiato, perché secondo me rappresenta al meglio l'animo dei romagnoli, testardi che non si fermano davanti agli ostacoli ma sanno trasformare i sogni in progetti". 

Marco sta lavorando a un altro progetto ed è quello di trovare - alcune ci sono già - collaborazioni con aziende locali, anche in altri settori come la moda, l'ambiente, la salute, edizioni limitate di prodotti di Eccellenza con l'intento di parlare di Romagna soprattutto al di fuori dei confini.  "L'idea è quella di fare qualcosa di concreto per la mia terra al di là del business - continua Marco - I proventi di ogni progetto andrebbero devoluti a Enti o ad Associazioni che operano attivamente sul territorio e, se per far questo può servire il mio gallo colorato, sono pronto. Forse è un'idea utopica ma noi romagnoli siamo un popolo di sognatori.... Del resto le sue idee, che possono sembrare un po' azzardate, hanno subito un buon seguito. L'ultima che ha fatto è un panettone artigianale realizzato da Ian Spampatti, un maestro del panettone, con l'infiorescenza di Albana (fiore essiccato sulla superficie). "Ho pensato a una edizione limitata "Alba87" ephemeral flower panettone - conclude Marco - e ho chiesto a Ian di realizzarne 87 con ingredienti supertop (burro belga Corman, il cioccolato bianco francese "Valrhona" i baccelli di vaniglia del Madagascar e l'infiorescenza di Albana romagnolo). Beh, sono già tutti sold out prima di essere stati ritirati da me. Significa che il prodotto buono è sempre una garanzia, se poi racconta una storia, la storia di un territorio è la ciliegina sulla torta". 

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