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Cronaca

Gestione rifiuti, gli otto punti del Pri spediti al sindaco

Luigi di Placido del Pri ha spedito una lettera al Sindaco Lucchi con il proprio contributo alla stesura del documento sulle politiche integrate dei rifiuti. Ecco di seguito il testo integrale della lettera

Luigi di Placido del Pri ha spedito una lettera al Sindaco Lucchi con il proprio contributo alla stesura del documento sulle politiche integrate dei rifiuti. Ecco di seguito il testo integrale della lettera.

"Nel ringraziarla per l'invio della bozza del documento sulle politiche integrate dei rifiuti, desideriamo approfittare della sua richiesta di contributi, esponendoLe alcune nostre considerazioni.

Gli obiettivi del suddetto documento sono più che condivisibili, vorremmo tuttavia segnalare alcuni aspetti che, a nostro avviso, andrebbero inseriti o meglio specificati:

1. Il sistema premiante per i cittadini "virtuosi" non sia nel contempo penalizzante per gli altri;
2. Si definisca l'esatto perimetro delle cooperative sociali, in modo che la loro presenza non pregiudichi l'impianto generale del contratto a gara;
3. Vi sia, per quanto possibile, un confronto preventivo con i potenziali soggetti a gara, in modo da condividere preventivamente gli obiettivi, nonché avere feed back per il loro miglioramento;
4. Si sottolinei la volontà di dare vita a politiche di area vasta romagnola anche su tali argomenti, in coerenza con una tendenza lungimirante già avviata su altri grandi temi territoriali.

5. Si adotti per l'area vasta di una politica regolatoria unificata, che aiuti i soggetti interessati alla gara a formulare un progetto il più efficiente ed economico possibile;
6. Si ricerchi la trasparenza e la condivizione con i cittadini non solo direttamente con gli stakeholder tradizionali (associazioni, sindacati, forze politiche, etc), ma con l'intera cittadinanza, tramite pubblicazione dei KPI di periodo (Key Performance Indicators), nonchè con l'accettazione di segnalazioni/reclami automatizzati e pubblicati;
7. Si inserisca una sintesi degli obiettivi europei su tali argomenti.
8. Si sottolinei la proprietà del rifiuto da parte delle Amministrazioni pubbliche, e la conseguente volontà di rendere il medesimo opportunità di sviluppo e ricchezza per il territorio.

Inoltre, riteniamo che, in questa fase iniziale, andrebbero esplicitate tutte le possibili opzioni inerenti l'assegnazione del servizio: la gara europea citata nel documento è sicuramente una opzione, alla quale, tuttavia, andrebbero affiancate la gestione in-house e la gara a doppio oggetto, anch'esse soluzioni concretamente percorribili.
Questo perché, almeno in fase iniziale di confronto e approfondimento, sarebbe utile avere un quadro il più esaustivo e ampio possibile delle opzioni, tale da permettere una analisi lucida dei pro e dei contro di ogni possibilità, e una conseguente scelta frutto di piena consapevolezza.
Per questo motivo, proponiamo una nuova stesura della proposta di cui al punto 2 così formulata:

2. Dare spazio al principio di controllo, concorrenza e trasparenza nell'esercizio del servizio

·       Posto che le politiche di cui sopra possono essere realizzate solo superando le condizioni che, fino ad oggi, hanno consentito al gestore di operare in un regime di piena autonomia rispetto agli enti locali, le alternative previste dalla normativa europea sono tre.
·       Le prime due – società in house e gara a doppio oggetto – consentono al pubblico di mantenere la proprietà del rifiuto, e quindi di deciderne il destino (riciclo/recupero o smaltimento).
·       C’è poi l’opzione della gara aperta da avviare entro la fine del 2013, mettendo a gara per il  comprensorio cesenate il sistema di raccolta dei rifiuti porta a porta misto (raccolta domiciliare di organico e indifferenziato) già sperimentato a Cesena nel quartiere Oltresavio. Tale opzione, certamente più semplice sotto il profilo della gestione, può avere maggiori difficoltà con riguardo alla verifica e al controllo non tanto della raccolta, quanto dell’effettiva destinazione del rifiuto.
Qualora si persegua quest’ultima opzione, per poter ottimizzare le tempistiche di svolgimento della gara, e garantire l'equilibrio dei costi in un'ottica di economie di scala, valuteremo con gli altri territori romagnoli la possibilità di una gara unica sul bacino romagnolo, mantenendo le specificità dei servizi definite dai territori.

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