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Cronaca Oltresavio / Via Carlo Cattaneo

Dal degrado sboccia un'area residenziale, ma all'ex Sacim ci saranno anche i negozi: "Nel 2024 i permessi di costruire"

Francesco Molari, presidente di Sacim, e nipote di quel Giacomo, che nel 1920 insieme a dieci amici meccanici decise di avviare a Cesena la cooperativa Cim, divenuta poi nel 1927 la Sacim, parla del futuro dell'area

Ruspe al lavoro all'ex Sacim per mettere in sicurezza l'area dall'occupazione abusiva di alcuni spazi abbandonati e dare avvio a una definitiva riqualificazione. La vecchia sede di una delle aziende storiche di Cesena, che dal 1920 si occupa di meccanica e della costruzione di cisterne per il trasporto di liquidi, insiste su un'area di poco più di 34 mila metri quadrati e che, già inserita nel Pug approvato dal Comune a fine febbraio, prevede una riqualificazione importante. In quello spazio, molto appetibile perché a ridosso del centro e a pochi passi dalla zona sportiva e verde di Cesena, l'Ippodromo, sorgeranno palazzine e negozi di piccole/medie dimensioni.

Francesco Molari

La rigenerazione delle aree abbandonate di Cesena

Ne abbiamo parlato con Francesco Molari, presidente di Sacim, e nipote di quel Giacomo, che nel 1920 insieme a dieci amici meccanici decise di avviare a Cesena la cooperativa C.I.M. divenuta poi nel 1927 la S.A.C.I.M. (Società Anonima Costruzioni Industriali Meccaniche) che continua a sfornare cisterne ultramoderne e che percorrono le autostrade di tutta Europa.

La demolizione è quasi conclusa?

Sì, le ruspe sono al lavoro proprio in questi giorni. A fine settimana dovrebbe essere conclusa la demolizione di tutta la parte più a rischio di occupazione abusiva: le palazzine degli uffici, lo spogliatoio e la mensa. Per il resto il capannone è aperto e quindi non penso possa essere un ricovero interessante.

E poi cosa succederà?

Ancora non c'è un progetto definitivo. Se ne sta occupando una ditta, non di Cesena, che gestisce lo sviluppo delle aree e che ha contatti con le ditte di costruzione. Il progetto iniziale prevedeva solo unità residenziali, poi, visto che il regolamento è cambiato, verranno realizzati anche spazi commerciali. Ora, per fortuna, non conta più solo la quantità, ovvero gli indici di costruzione, che devono sempre essere contenuti entro un certo tot, ma anche la qualità del progetto, la proposta nel suo complesso. Il Comune, da qualche tempo, permette un po' più di flessibilità. Se una volta per costruire un negozio in un'area destinata al residenziale si dovevano attendere anni per i permessi ora non è più così. Se la proposta del progetto è d'interesse pubblico e valida si può sperare in tempi normali.

Sa già cosa verrà realizzato?

No. Posso pensare che siano 2/3 piccole unità commerciali e piccole palazzine, ma sono solo ipotesi. Prima si parlava di un centinaio di appartamenti, ora sicuramente il numero è calato. Comunque vicino all'area dell'ex Sacim c'è anche l'area dell'Edilspada che penso partecipi al progetto di riqualificazione.

Quindi diventerà un bel centro residenziale?

Sì, ci saranno abitazioni e commercio. Dico con un certo orgoglio che è una delle aree più belle di Cesena. Vicino all'area sportiva, al campo di atletica, alla piscina, ma soprattutto con la vista verso la vallata del Savio e sulle colline di Bertinoro. Collegata ottimamente grazie alle piste ciclabili, alla rotonda. E' un'area molto appetibile sia dal punto di vista commerciale che residenziale.

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Da quanto tempo era lì la Sacim?

Lo stabilimento è stato costruito nel 1955. Nel 2015 ci siamo trasferiti nella nuova sede costruita nel piazzale Francesco Arcano, poco dopo l'uscita della Secante, a 4 chilometri dalla vecchia Sacim. Per i primi due anni, fino al 2017, l'abbiamo utilizzata come deposito, magazzino e punto di appoggio, poi abbiamo dovuto chiudere perché non era vantaggioso economicamente tenere due spazi così grandi aperti. Non ci aspettavamo, ovviamente, che diventasse preda di abusivi. Così sono iniziate le denunce, le segnalazioni. L'ultima volta sono state recuperate una decina di persone, è capitato anche che ci fossero degli immigrati senza il permesso di soggiorno.

I tempi per la riqualificazione?

Mi auguro che siano i più veloci possibili. Spero che entro la fine del 2023 il progetto sia stato presentato, recepito, discusso e approvato. Così nel 2024 si potrà entrare nella fase finale, quella dei permessi di costruzione, dove, però, sarà già chiaro quello che si andrà a realizzare perché già approvato. 

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