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Cronaca San Mauro Pascoli

Fusione dei Comuni, improvviso dietrofront. Garbuglia: "Pronti a discuterne con Savignano"

"Vincenzi si spiace per l'entusiasmo con cui io e il sindaco di Savignano avevamo accolto la sua dichiarazione che apriva la strada a una rinnovata fusione a tre dei nostri comuni", esordisce Garbuglia

Fusione dei Comuni a tre, si può partire. O meglio, si poteva partire: in un'intervista rilasciata al Resto del Carlino, il sindaco di Gatteo e presidente dell'Unione dei nove comuni Rubicone e Mare, spiazza i primi cittadini di Savignano e San Mauro Pascoli, Filippo Giovannini e Luciana Garbuglia, in merito ad una possibile fusione tra i tre comuni. Giovannini e Garbuglia avevano dato il benestare e l'appoggio al progetto di fusione, che era stato lanciato da Vincenzi pubblicamente con l'avvio della campagna per la sua ricandidatura. Nell'intervista Vincenzi non esclude non nell'immediato futuro l'ipotesi di una fusione con Cesenatico.

"Vincenzi si spiace per l'entusiasmo con cui io e il sindaco di Savignano avevamo accolto la sua dichiarazione che apriva la strada a una rinnovata fusione a tre dei nostri comuni – commenta Garbuglia - e definisce il nostro un mero “fraintendimento” delle sue parole. Il suo, dice, era un “sì” alla fusione, ma non con San Mauro e Savignano, quanto piuttosto con Cesenatico. Ora, constatato che Vincenzi ci ha ripensato, forse per la reazione negativa di buona parte dei sui sostenitori, resta difficile fraintendere quanto dichiarato a mezzo stampa, o a quanto già detto anche verbalmente in incontri fra colleghi".

Prosegue Garbuglia: "Per carità, ognuno è libero di proporre idee e progetti, sentire la comunità, gli umori, la pancia della gente e le reazioni alla sfida e poi tirarsi indietro, fidandosi più delle percezioni che della necessità di un rinnovo amministrativo, che richiede coraggio e impegno, ma trovo inutile “scaricare” la responsabilità di questo legittimo ripensamento, nascondendosi dietro a una errata interpretazione dei colleghi. La dichiarazione di Gianluca non poteva lasciare spazio a interpretazioni: '[...]se i nostri tre comuni si mettessero insieme potrebbero da vita ad una realtà che potrebbe far sentire la sua voce...', riferendosi a Gatteo, San Mauro e Savignano".

"Chiaro che come sindaco di uno dei due comuni chiamati in causa non potevo non esprimermi, tra l'altro favorevolmente, a un progetto che da tempo vede i tre comuni nella naturale evoluzione di comune unico del Rubicone: '[...] entità di 40mila abitanti', territorio omogeneo, dinamico che, ribadisco, ad oggi può essere una soluzione per dare risposte alle nostre realtà che necessitano di semplificazione e innovazione - conclude Garbuglia -. Una strada che resta aperta e che auspico sia anche condivisa dalla futura amministrazione del comune di Gatteo, a prescindere da chi ne sarà alla guida”. 

LA REPLICA - Sul tema ritorna anche il sindaco di Gatteo Gianluca Vincenzi, che invece, mantiene la linea di essere stato frainteso: "Non ho mai detto che voglio fare la fusione con i Comuni di San Mauro Pascoli e Savignano sul Rubicone. La confusione è nata da una mia riflessione esplicitata sia in occasione della mia ricandidatura a Sindaco del Comune di Gatteo che in un’intervista al Corriere di Cesena, il mio ragionamento riguardava non la fusione ma semmai il funzionamento dell’Unione dei Comuni Rubicone e Mare, che a mio avviso sconta la mancanza di un Comune forte in grado di intervenire nei momenti di indecisione e di difficoltà soprattutto dei Comuni più piccoli.” Precisa Vincenzi “se anche nella nostra Unione esistesse una realtà territoriale importante, avremmo una gestione più snella e operativa dei servizi con un miglioramento della qualità della vita di tutti i cittadini e le cittadine del territorio del Rubicone. Da questa riflessione all’aver promosso una fusione con i comuni di Savignano e San Mauro la distanza è grande e mi dispiace che i rispettivi Sindaci di quei Comuni abbiano interpretato male questa mia posizione. Non nego di essermi guardato attorno e di avere cercato informazioni più approfondite sulla via della fusione proprio perché ritengo che un amministratore serio e interessato al bene dei propri cittadini abbia il dovere di informarsi e valutare tutte le possibilità di gestione dell’Ente, quindi anche cercare di capire quali potrebbero essere i reali benefici e le opportunità che ricadrebbero sui Comuni interessati ad un processo di fusione. Detto questo, se anche in futuro si prendesse in considerazione l’idea di andare in questa direzione, prima di tutto riterrei doveroso e imprescindibile chiedere ai miei cittadini un indirizzo chiaro in tal senso. Li coinvolgerei direttamente e da subito in un percorso che non può nemmeno iniziare senza un loro mandato chiaro e sovrano; sicuramente al referendum ci si arriverebbe dopo aver approfondito assieme tutte le informazioni, i possibili sviluppi e i criteri di partecipazione legati ad una fusione. In definitiva disegnerei un percorso esattamente contrario a quello intrapreso dai Comuni di Savignano e San Mauro nel 2013, quando i cittadini furono chiamati ad esprimersi a giochi fatti, in un contesto in cui, a nostro parere, non esistevano presupposti seri per intraprendere un cambiamento così epocale; ecco perché allora decidemmo di fermarci.” Il Sindaco di Gatteo conclude riassumendo il suo pensiero: “ritengo che senza un mandato chiaro dai cittadini di Gatteo quella della fusione sia solo una suggestione, non ritengo inoltre sia ora il tempo della fusione, è semmai il tempo di capire come far funzionare bene questa Unione.”

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