Libri antichi rubati alla Biblioteca Malatestiana, denunciata una dipendente
Grande è stata la sorpresa quando gli agenti della Polizia di Stato sono entrati nella sua abitazione: all'interno, sparsi un po' ovunque hanno ritrovato una bella mole di libri
La donna non ha saputo dare plausibili giustificazioni del possesso di questi libri e per questo è scattata la denuncia per furto, mentre altri reati sono tuttora al vaglio dell’autorità giudiziaria (pm Sara Posa). In particolare sono in corso gli accertamenti sull’archivio informatico della biblioteca, per verificare se sia stato "taroccato" e se prima dell’asportazione tali beni siano stati in un qualche modo “smagnetizzati” e “de-indicizzati”. E’ possibile (ma i tecnici incaricati dal Comune sono ancora al lavoro) che le sottrazioni indebite siano avvenute anche grazie ad un “buco” del sistema informatico.
Tranquillizza, in ogni caso, il dirigente del Commissariato di Polizia Michele Pascarella: “Il patrimonio prezioso e di valore inestimabile della Biblioteca Malatestiana (che proprio per il suo contenuto è 'Patrimonio dell'umanità' dell'Unesco, ndr) come i codici manoscritti, si trovano in un’altra sezione della Biblioteca e sotto sistemi di sorveglianza”. Insomma, i furti sono avvenuti in aree a controllo più limitato della Biblioteca, ma in archivi e sezioni differenti del grande complesso bibliotecario. In sostanza, quindi, chi li ha trafugati aveva una notevole capacità di movimento. Sui libri più antichi, infatti, non era concesso il prestito esterno. “Di sicuro, se c’era qualche buco nel sistema di controllo nei libri, ora è in via di risoluzione. Da oggi la Malatestiana è più sicura”, continua Pascarella. In Biblioteca, inoltre, si sta facendo una verifica, attraverso l’archivio informatico, per controllare se ci sono stati altri ammanchi.
Sulla questione è intervenuto anche il sindaco Paolo Lucchi: ecco cosa ha dichiarato (clicca per leggere l'articolo)