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Cronaca

Lucchi e Giovannini: "La Fondazione mantenga il ruolo di interlocuzione con la Carisp"

Affermano Lucchi e Giovannini: "La situazione venutasi a creare all'indomani dell'assemblea della Cassa di Risparmio, è assolutamente nuova per il territorio cesenate"

I presidenti delle Unioni dei Comuni “Valle del Savio” e “Rubicone-Mare” (i sindaci di Cesena Paolo Lucchi e di Savignano sul Rubicone Filippo Giovannini), accompagnati dai rappresentanti di alcuni Comuni, hanno incontrato i vertici della Fondazione Cassa di Risparmio di Cesena: presenti il presidente Bruno Piraccini, il vicepresidente Guido Pedrelli e larga parte del consiglio di amministrazione. L’incontro, richiesto da tutti i 15 sindaci del comprensorio cesenate con una lettera alla Fondazione inviata lo scorso 8 settembre, aveva l’obiettivo di ottenere informazioni relative alla posizione della Fondazione Cassa di Risparmio di Cesena circa le sue prospettive e sulla proiezione della propria capacità di intervento, alla luce della ricapitalizzazione della Cassa di Risparmio di Cesena, che ha comportato un forte riduzione del capitale della stessa Fondazione (e quindi sulla possibilità di erogare fondi), con la conseguente necessità di ridefinirne il ruolo nel territorio. Il quadro emerso dall’assemblea è stato ribadito, con alcuni aggiornamenti, dal Presidente Piraccini nell’incontro odierno.

"Abbiamo ritenuto necessario richiedere questo incontro alla Fondazione - affermano Lucchi e Giovannini - in quanto la situazione venutasi a creare all’indomani dell’assemblea della Cassa di Risparmio, è assolutamente nuova per il territorio cesenate, abituato ad una presenza costante della Fondazione nel sostegno al volontariato, all’associazionismo, al mondo del sociale e del terzo settore le cui realtà, inevitabilmente, in questa fase di incertezza si trovano ad essere più deboli e sono costrette a rivolgersi ai Comuni, chiedendoci di svolgere una funzione suppletiva. Per parte nostra oltre a manifestare l’esigenza della massima trasparenza nei confronti del territorio, abbiamo ribadito come sia necessario che la Fondazione mantenga un proprio ruolo di interlocuzione con la Cassa di Risparmio, per garantire al tessuto economico e sociale delle nostre comunità un collegamento continuativo fra territorio e Banca. Da qui passa inevitabilmente la capacità della Cassa di Risparmio di continuare ad essere un punto di riferimento per le famiglie e le imprese del comprensorio cesenate”.

"Sul ruolo delle Istituzioni in questa delicata fase di passaggio - concludono i presidenti delle Unioni dei Comuni – abbiamo sottolineato come sia assolutamente necessario che la politica non interferisca minimamente con le scelte gestionali e societarie delle banche: si tratta di un fattore di assoluta chiarezza di ruoli, al quale gli amministratori pubblici devono rifarsi in ogni momento. Le funzioni di controllo delle dinamiche bancarie spettano al Governo. Per questo motivo abbiamo accolto in modo estremamente positivo l’interrogazione al Ministro dell’Economia e delle Finanze presentata dal parlamentare Lattuca (che nel frattempo ha anche incontrato, sempre sullo stesso tema, anche il Sottosegretario Pierpaolo Baretta), nella quale si chiede quali iniziative il Governo intenda assumere, nell’ambito delle proprie prerogative, affinché eserciti la propria azione di controllo, scongiurando che venga compromesso il rapporto con il territorio, imprescindibile per il futuro della stessa azienda, anche in considerazione della storia dell’Istituto di credito e della forte svalutazione già subita da parte degli azionisti. Come territorio ci riconosciamo pienamente in questa posizione e nei prossimi giorni scriveremo a nostra volta al Ministro per confermare come l’interrogazione presentata da Lattuca rispecchi fedelmente il pensiero e le aspettative di tutto il territorio cesenate”.

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