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Cronaca

Festival nazionale del teatro scolastico, il primo premio va ad un liceo di Roma

Tratto dall’omonimo romanzo di William Golding pubblicato nel 1954, "Il Signore delle Mosche" è la storia di un gruppo di adolescenti scampati a un disastro, che tenta con risultati rovinosi di autogovernarsi nell’isola deserta su cui ha trovato riparo

Si chiude con il Primo Premio per lo spettacolo a Il Signore delle Mosche, messo in scena dal Liceo Classico “Terenzio Mamiani” di Roma, la 22° edizione del Festival nazionale del teatro scolastico "Elisabetta Turroni" al teatro Bonci: le Premiazioni che si sono svolte oggi, al Teatro Bonci, accolgono ragazzi e docenti in arrivo da tutta l'Italia. Dopo la performance de I Mercanti di Sogni in ricordo di Elisabetta Turroni e gli interventi dell’Assessore ai Servizi Culturali e Inclusione del Comune di Cesena Carlo Verona e del Presidente di ERT / Teatro Nazionale Giuliano Barbolini, la manifestazione si collega in video con la città di Verona per un breve intervento del regista Matteo Spiazzi che nei giorni precedenti all’attacco russo si trovava a Kiev per debuttare con uno spettacolo sulla storia dell’Ucraina, realizzato nell'ambito del progetto #stage4ukraine con gli allievi dell'accademia teatrale della capitale ucraina. Allo scoppio della guerra ha trovato rifugio in un bunker e poi è riuscito a tornare in Italia, da dove ha organizzato una rete di sostegno per permettere agli allievi dell’accademia di raggiungere Verona.

Tratto dall’omonimo romanzo di William Golding pubblicato nel 1954, "Il Signore delle Mosche" è la storia di un gruppo di adolescenti scampati a un disastro, che tenta con risultati rovinosi di autogovernarsi nell’isola deserta su cui ha trovato riparo. Gli studenti del Liceo Mamiani hanno trovato le ragioni della scelta di questo titolo in una vicenda vissuta direttamente, quando, durante un’occupazione, è sorta nell’Istituto la necessità di organizzare un microcosmo sociale. Alla luce delle odierne vicende di guerra, le motivazioni per ripercorrere questa opera, che impone una riflessione generale sul ruolo della democrazia e sul rispetto delle differenze, si rafforzano.

La Giuria, composta da Lusiana Battistini, Franco Bazzocchi, Michele Di Giacomo e Franco Pollini, assegna il Primo Premio con la seguente motivazione: «Una bella trasposizione del romanzo di Golding. Un abile lavoro drammaturgico che riesce a rendere il testo originale vivo e intenso. Gli attori e le attrici passano da registri comici a drammatici con dimestichezza e velocità. Le atmosfere tese, crude e violente del romanzo sono ben rese. Le ragazze e i ragazzi sul palcoscenico si sono calati totalmente nella vicenda, sorretti anche dalle musiche, usate efficacemente, e dai movimenti di scena, davvero ben coordinati. Il tema della riorganizzazione del potere e della società da parte dei giovani è reinterpretato in modo sentito e personale, così da rendere lo spettacolo anche un’occasione per aprire riflessioni importanti». Lo spettacolo presentato dal Liceo romano si aggiudica anche l’edizione 2022 del Premio del pubblico, attribuito da quattro classi della Scuola Media Pascoli guidate dalla docente Donatella Missirini che hanno visionato i video di tutti gli spettacoli in concorso. 

Ai Licei Scientifico “Vincenzo Fardella” e Classico “Leonardo Ximenes” di Trapani va il Premio Speciale per il Teatro civile – Premio per la drammaturgia: Le cose a comando (testo e regia di Renato Lo Schiavo) è stato l’unico spettacolo rappresentato sul palcoscenico del Teatro Bonci. «Una drammaturgia originale, interpretata con semplicità, per affrontare temi importanti di Teatro civile» recita la motivazione della Giuria. «Una madre, una psicologa, un’amica e un autista all’interno di un autobus ci raccontano una storia che parla di dipendenza dalle droghe, bullismo, tragici rapporti tra genitori e figli. Parole importanti su temi importanti che gli attori interpretano e allestiscono con naturalezza, in una scena scarna che viene costruita solo dai piccoli gesti degli interpreti e da pochi oggetti essenziali. Così la rappresentazione, molto efficace, colpisce direttamente gli spettatori».

In apertura delle Premiazioni si proiettano alcune immagini video degli spettacoli in concorso e a tutti la Giuria attribuisce una targa per gli aspetti più rilevanti del lavoro realizzato. Gli altri riconoscimenti: Premio per la recitazione a Rane (da Aristofane, adattamento e regia di Patrizia Aricò) dell’Istituto d’Istruzione Superiore “Giuseppe Veronese - Guglielmo Marconi” di Chioggia (VE); Premio per la messinscena a Come un deserto che cammina (da Erri De Luca, adattamento e regia di Alessandro Romano), dell’Istituto d’Istruzione Superiore “Galileo Galilei - Tommaso Campailla” di Modica (RG); Premio per la rilettura di un classico a Sogno di una notte di mezza estate (da William Shakespeare, adattamento e regia di Santo Marino e Cristina Carbone) del Liceo Scientifico “Alessandro Tassoni” di Modena; Premio per la regia a Eneide (da Virgilio, drammaturgia di Rita Ferrari) del Liceo Classico e Linguistico “Ludovico Antonio Muratori - San Carlo” di Modena.

Fra le Scuole che ricevono invece le segnalazioni per aspetti particolarmente interessanti del progetto presentato al bando, dal territorio romagnolo il Liceo Linguistico Ilaria Alpi (Le Donne al Parlamento) e il Liceo Classico Vincenzo Monti di Cesena (Trame), il Liceo Scientifico Augusto Righi di Bagno di Romagna (FC) (È Pinocchio), l’Istituto Tecnico Statale per il Turismo Marco Polo di Rimini (Ti presento Karl Valentine), l’Istituto Tecnico Economico Statale Carlo Matteucci di Forlì (Sogno di una notte di mezza estate), il Liceo Scientifico Gregorio Ricci Cubastro di Lugo (RA) (ES ispirato alle Baccanti di Euripide) e il Liceo Evangelista Torricelli - Gaetano Ballardini di Faenza (RA) (L’eterno dolore).

La II edizione del Premio per la fotografia in ricordo di Sara Togoli va a Luca Del Pia, fotografo e video maker toscano che ha collaborato sia in Italia che all’estero con Istituzioni, Fondazioni e Festival, case editrici e discografiche, Gallerie d’arte, Dipartimenti universitari, artisti, musicisti, performer. La sua opera è riconosciuta come una tra le più espressive della ricerca fotografica contemporanea, in particolare nella sua declinazione performativa e teatrale. Con Cesena ha intessuto un rapporto pluridecennale vivo e continuo, curando la documentazione fotografica degli spettacoli della Societas Raffaello Sanzio e realizzando inoltre le immagini della campagna di comunicazione delle stagioni di ERT 2014-2016, con vari scatti ambientati al Teatro Bonci.
Per la XV edizione il Premio per la creatività artistica è invece assegnato a Enrico Malatesta, musicista cesenate che ha partecipato a Festival di musica sperimentale, contemporanea e arti performative in Italia e in vari paesi europei ed extra-europei, con una personale ricerca sui rapporti tra suono, spazio, movimento e sull’interazione tra performer e spettatori. Percussionista, interpreta in modo del tutto originale l’arte del percuotere oggetti al fine di emettere suoni nello spazio, collaborando con artisti e musicisti internazionali. Fondatore di MU e FREQUENTE, attivo in progetti e piattaforme promosse dalla Regione Emilia-Romagna, organizza rassegne e workshop a Cesena e nel suo territorio. 

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