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Giovedì, 1 Giugno 2023
Cronaca

Centomila visitatori per il cibo di strada, "Piazza del Popolo? E' piaciuta molto"

Cesena si è confermata la capitale del cibo di strada, come lo è da 16 anni a questa parte. Ed anche nella versione "piazza del Popolo" il modello continua a funzionare

Cesena si è confermata la capitale del cibo di strada, come lo è da 16 anni a questa parte. Ed anche nella versione “piazza del Popolo” il modello continua a funzionare. L'edizione zero nella piazza più “delicata” della città è andata bene, l'affluenza è stata alta e la piazza ha tenuto senza rilevanti intoppi. Quante persone sono approdate a Cesena? La prima stima degli organizzatori è di 100mila visitatori nei tre giorni, in linea con l'ultima edizione della versione “internazionale” del festival, quella del 2014. Due anni fa la manifestazione andò ad un certo punto in tilt, sabato sera, per l'arrivo di migliaia di persone in contemporanea, quest'anno – memori di quell'esperienza – sono stati presi accorgimenti.

Graziano Gozi, direttore di Confesercenti Cesenate, come è andata l'edizione di quest'anno del Festival del Cibo di Strada?
“Siamo ancora in fase di smontaggio, ma la nostra prima impressione è siamo riusciti a mantenere i livelli dell'ultima edizione, che era già molto molto positiva, intorno alle 100mila persone nelle tre giornate. Qualcosa è venuto meno il sabato sera per via della pioggia che è iniziata a cadere sulle 21,30. Tutti coloro che sono venuti hanno constatato che c'era un sacco di gente, e questo è senza dubbio positivo”.

Era la prova dell'evento in piazza del Popolo, una “prima assoluta” con non poche incognite.
“Piazza del Popolo è stata una scelta che è piaciuta molto, a sentire i giudizi del pubblico e degli operatori. In molti hanno detto che a loro piazza del Popolo piace di più di piazza della Libertà”,

Si potrebbe pensare di usarla come location stabile del Festival?
“Su questo non c'è stato alcun confronto con l'amministrazione comunale. Dobbiamo anche vedere come è andato il mercato straordinario della domenica. Dovremo iniziare subito a discuterne anche perché il prossimo anno non sarà ancora disponibile piazza della Libertà”.

Come avete affrontato i nodi critici dell'edizione 2014?
“Abbiamo fatto grande attenzione alla pavimentazione della piazza, proteggendola. Inoltre sulla sporcizia in passato avevamo ricevuto lamentele. A tal riguardo abbiamo potenziato enormemente il servizio di pulizia. Le file alle casse ci sono state, ma inferiori a due anni fa, probabilmente per effetto di un blocco di casse in più. Nei momenti di punta c'erano 20 metri di persone in fila in certi stand, ma col fatto che offriamo cibo rigorosamente preparato al momento non si può fare altrimenti nelle fasi di picco di visitatori”.

Quali sono i prossimi passi che farete?
“Ora faremo i conti su come è andata e una valutazione su come è stato usato lo spazio a disposizione, verificheremo anche gli 'umori' delle attività intorno alla piazza. Poi ci incontreremo con il Comune per ragionare sull'edizione 2017, per vedere se ci sono le condizioni per rimanere in piazza del popolo, o, se ci sono giudizi negativi, trovare un'alternativa”

Da dove è arrivato il pubblico?
“La nostra impressione è che molto pubblico è venuto da fuori, anche se di numeri non ne abbiamo. Racconto un aneddoto: davanti a mia moglie, che era in fila, qualcuno ha chiesto dove fosse piazza Amendola. In diversi, con accenti non cesenati, hanno risposto che non lo sapevano, tanto che chi ha fatto la richiesta ha sbottato 'Ma c'è un cesenate qui?'. 

Avete riscontrato problematiche in piazza del Popolo?
Solo qualche problema logistico per il mercato in contemporaneaal transito dei mezzi degli operatori per gli allestimenti. Inoltre, piazza del Popolo, che è più grande di piazza della Libertà, si è dimostrata in grado di accogliere una grande folla, ma nei momenti di picco, con l'ingombro degli stand, la sua forma stretta e lunga rischia di farla diventare piccola, stretta tra due muri. Comunque per ora la piazza è adeguata al modello del Festival così come è ora”.

Bar e ristoranti vi hanno dato dei riscontri?
“Quelli che si affacciano sulla piazza sono molto contenti, e ricordiamo che noi facciamo il festival principalmente per questo: per dare un beneficio a tutta la città e un'occasione di aumentare gli incassi in centro storico. La manifestazione è stata accolta molto bene dalle imprese della zona, ma le ascolteremo nei prossimi giorni con più dettagli”. 

L'abbinata con la “Shopping night” ha avuto successo? Non sempre il successo di iniziative 'food' si ripercuotono necessariamente su altre tipologie, come l'abbigliamento.
“Prima di tutto ho notato che molti negozi erano aperti, sia sabato sera che la domenica pomeriggio. Tendenzialmente l'impatto forte è sui pubblici esercizi, bar e ristoranti, ma per esempio molti nostri ospiti di Confesercenti che venivano da fuori città li abbiamo visti con sporte in mano dei negozi di abbligliamento del centro, non disponiamo elementi ad ora per fare una valutazione, ma sentiremo tutti. Il nostro giudizio è che siamo molto contenti su come è andata. Penseremo subito alla soluzione per l'edizione del 2017”. 

Il gruppo Facebook "Fotografiamo Cesena", in collaborazione con CesenaToday, ha promosso durante il Festival la raccolta di scatti con un canale dedidcato attraverso un apposito hashtag. Ecco come i membri del gruppo Fb hanno "visto" il Festival:

Cibo di strada 2016 (Foto Fb "Fotografiamo Cesena"

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