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Cronaca Bagno di Romagna

25 aprile, il sindaco di Bagno: "Rendere vivo il significato della conquista della libertà"

All’intervento del primo cittadino è seguito quello della senatrice Valdinosi, che ha ripercorso i tratti salienti della resistenza combattuta nella Valle del Savio, soffermandosi sul binomio strategico che ha caratterizzato l’azione partigiana, ovvero quello tra territorio e persone

Si è tenuta in Piazza Martiri a San Piero, avanti la Casa Comunale, la festa organizzata dall’amministrazione comunale di Bagno di Romagna per celebrare la festa della Liberazione Nazionale. Intervallati dall’intrattenimento musicale della Banda Santa Cecilia, sono intervenuti il Sindaco di Bagno di Romagna Marco Baccini e la senatrice cesenate Mara Valdinosi. Alla commemorazione dei caduti della strage del Carnaio in Piazza Martiri è seguito il corteo verso il Cimitero, ove è stata deposta la corona di fiori alle salme dei defunti e successivamente gli intervenuti sono saliti al Passo del Carnaio per la commemorazione nel luogo dell’eccidio.

Baccini nel suo discorso ha ricordato le parole che Calamandrei, uno dei padri costituenti, scrisse in riferimento alla Resistenza per rimarcare il “significato profondo dei valori che gli eroi partigiani hanno consegnato alle future generazioni nel compiere la scelta devastante e drammatica di rinunciare ai propri interessi individuali, sino al bene primario della vita stessa, per battersi per la conquista di ideali e valori di libertà e democrazia”. Nel ricordare il valore eroico della resistenza partigiana, menzionando anche alcuni eventi e partigiani  locali, il sindaco di Bagno ha ricordato il fondamentale apporto che anche le donne delle comunità locali hanno fornito in silenzio alla lotta della resistenza.

“Di fronte al significato profondo della scelta della resistenza e della lotta dei partigiani per la conquista dei valori e degli ideali della democrazia e della libertà – ha precisato il sindaco – son pervaso da un sentimento di paura e angoscia nel domandarmi se le giovani generazioni sarebbero in grado di affrontare simili sacrifici o anche solo di comprendere a pieno il privilegio della vita democratica di cui godono quotidianamente”.

“E allora – ha aggiunto Baccini – la Scuola e la comunità sociale hanno il dovere di trattare più a fondo simili temi per sensibilizzare le coscienze e rendere vivo il significato ed il sacrificio della conquista di quelle libertà fondamentali consacrate nella Costituzione, per evitare il rischio tragico che vengano considerate scontate. Solo una profonda e responsabile presa di coscienza della resistenza ci può permettere di festeggiare la liberazione nazionale e comprendere la nostra identità di nazione e popolo, ispirando ogni azione politica e sociale. Questa presa di coscienza ci può permettere di concludere avendo in sentimento l’orgoglio di essere italiani". All’intervento del primo cittadino è seguito quello della senatrice Valdinosi, che ha ripercorso i tratti salienti della resistenza combattuta nella Valle del Savio, soffermandosi sul binomio strategico che ha caratterizzato l’azione partigiana, ovvero quello tra territorio e persone.

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