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Cronaca Longiano

Festa della donna, una dedica ad Anita Garibaldi con la messa a dimora della rosa “Anita Fidelis”

Ad annunciare l’iniziativa sono i sindaci Sara Bartolini di Roncofreddo ed Ermes Battistini di Longiano

Martedì 8 marzo 2022, i Comuni di Longiano e Roncofreddo organizzano congiuntamente una giornata dedicata alla Festa della Donna, con la messa a dimora della rosa “Anita Fidelis”, presentata in conferenza stampa a Longiano sabato 5. La rosa è dedicata ad Ana Maria de Jesus Ribeiro da Silva, la “heroina de Dois Mundos” meglio conosciuta come Anita Garibaldi. Le piantumazioni avranno luogo a Longiano alle 11,30, presso il Giardino Giuseppe Canali, di fronte al Teatro Petrella, e alle 15,00 presso la chiesa di San Giuliano a Musano di Roncofreddo. Interverranno i sindaci, le autorità, la contessa Costanza Ravizza Garibaldi, discendente diretta da Menotti Garibaldi, primogenito di Giuseppe e Anita, e la professoressa Catia Pantoli, figlia dell'ibridatore della rosa Giulio Pantoli e sostenitrice del progetto “Anita Fidelis” attuato con il materiale vegetativo coltivato dal padre.
Interverranno, inoltre, Andrea Antonioli, presidente centro studi Olim Flaminia; Fabrizio Darossi e Luciana Silveira della delegazione brasiliana del Comune di Laguna, luogo natale di Anita; Maria Gabriella Conti, con la lettura della poesia intitolata Anita è il tuo nome.

Ad annunciare l’iniziativa sono i sindaci Sara Bartolini di Roncofreddo ed Ermes Battistini di Longiano: "Come rappresentanti delle amministrazioni comunali crediamo fermamente nella valorizzazione di Anita, che quel 1° agosto transitò dai nostri territori con il marito Giuseppe Garibaldi, ed è altresì una grande emozione celebrare, nella giornata dedicata alle donne, questa figura di donna emancipata, coraggiosa ed eroica, poiché fra tutte lei incarna valori esemplari e positivi come l’integrità morale, la purezza d’animo, il rispetto verso il prossimo e il senso del dovere, nonché l’amore per la patria, per i popoli e per gli oppressi".

Partita da San Marino quel 1° agosto 1849, la Colonna garibaldina si frazionò in tre parti per evitare l'accerchiamento delle truppe austriache, cercando di raggiungere Cesenatico, guidata da coraggiosi patrioti locali, tra colline e dirupi. Dopo aver attraversato il Marecchia, l'Uso e il Rubicone, la colonna si riunì a Musano di Roncofreddo, dove Garibaldi e Anita furono ospitati dal sacerdote don Pompilio Fiorentini. Ripresa la marcia per Cento, raggiunsero Longiano, in prossimità dell'odierno cimitero, e con l’aiuto di alcuni coraggiosi longianesi raggiunsero Montilgallo e poi il Compito.

Nato nel 2016 col sostegno di undici comuni emiliano-romagnoli e della Repubblica di San Marino, il progetto è davvero diventato un fenomeno internazionale. Ideato dai cesenati Andrea Antonioli, Giampaolo Grilli e Alessandro Ricci, da quest’anno il progetto “Anita Fidelis” viene portato avanti dal Centro Studi Olim Flaminia di Cesena, con il sostegno dell'Unuci., e delle associazioni d'Arma di Cavalleria e dell'Aeronautica. Si tratta di un vanto per la nostra Regione, poiché è diventato un progetto sociale e umanitario che si sta diffondendo in tutto il mondo: infatti, si valorizza non solo Anita Garibaldi, ma anche la donna e la femminilità in tutte le sue forme, declinazioni ed espressioni, nonché la parità di genere.

Il progetto ha un ruolo fondamentale e grandissime potenzialità anche per la semplicità e la celerità nel produrre contatti e creare una rete di collaborazioni e di indotti culturali, turistici, economici tra stati, città e realtà lontanissime. Tanto più che è in corso di definizione l’adesione del Museo Meucci Garibaldi di New York e del patrocinio del Comune di New York che porterà alla sua diffusione negli Stati Uniti e nell'America del Nord.

Il progetto “Anita Fidelis” ha, infine, anche il pregio di promuovere tra la popolazione e i giovani l’importanza di una società aperta e di sensibilizzare e porre l'attenzione su obiettivi e valori fondamentali proiettati verso il futuro, in particolar modo sui temi della solidarietà tra popoli, della lotta alle disuguaglianze, la parità di genere, la lotta alla violenza sulle donne, ma anche riguardo le nuove prospettive tecnologiche di globalizzazione in merito alla transizione digitale ed ecologica.

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