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Cronaca

Fervono i lavori alla Villa Silvia-Carducci di Lizzano

Fervono i lavori alla Villa Silvia-Carducci di Lizzano, sui colli cesenati. Nei mesi scorsi è iniziato un grande progetto di ristrutturazione dell’edificio di origini settecentesche

Fervono i lavori alla Villa Silvia-Carducci di Lizzano, sui colli cesenati. Infatti, grazie all’impegno di AMMI – Associazione Italiana Musica Meccanica e dell’Amministrazione Comunale di Cesena, che ha profuso un finanziamento di 400.000 euro, nei mesi scorsi è iniziato un grande progetto di ristrutturazione dell’edificio di origini settecentesche. Com’è noto, la villa, divenuta di proprietà della contessa Silvia Pasolini-Zanelli nell’Ottocento, divenne il “salotto buono” della cultura romagnola, ospitando importanti personalità del mondo culturale italiano, compreso Giosuè Carducci, che fu un assiduo e affezionato frequentatore del luogo.

Dal 2007 Villa Silvia è sede dell’AMMI, l’Associazione Italiana Musica Meccanica che si occupa dello studio, della ricerca scientifica, del recupero, del restauro, della conservazione e anche della costruzione degli strumenti musicali meccanici. E proprio la musica meccanica sarà la protagonista del museo “Musicalia”, che sarà ospitato alla villa al termine dei lavori, e che verrà inaugurato il 4 maggio 2013. L’allestimento delle sale museali e degli strumenti sarà cura dell’AMMI, che ha anche sostenuto una parte dei costi dei lavori strutturali, e che ha in serbo nuove importanti acquisizioni di strumenti meccanici, come il prezioso Seeburg, in voga nei locali pubblici statunitensi ai primi del Novecento.

Villa Silvia-Carducci, al termine dei lavori, riprenderà le numerose attività culturali di cui è sempre stata teatro, e offrirà al pubblico anche un Giardino Letterario Parlante, situato nello splendido parco, oltre alla possibilità di usufruire delle moderne tecnologie, come la rete wireless per il collegamento internet e la cablatura a fibre ottiche in tutto l’edificio. Come sarà strutturato il museo Musicalia? Si tratterà di un vero e proprio “racconto di cinquecento anni”, sviluppato in sette sale ambientate, per narrare la nascita, lo sviluppo e il tramonto di un grande fenomeno culturale, quello della musica meccanica.

Troveranno spazio il cinquecentesco Tamburo Meccanico disegnato da Leonardo da Vinci, strumenti utilizzati nelle abitazioni di fine Ottocento, strumenti su carrettino o a spalla, suonati dai saltimbanchi nelle di strade e nelle piazze del secolo scorso, un Piano Melodico Racca appartenuto al Margherita di Savoia, i macchinari costruiti da Thomas Edison per la registrazione sonora, strumenti a contrappeso e a molla, enormi organi da fiera. Dopo l’inaugurazione del 4 maggio, domenica 5 presso Villa Silvia-Carducci sarà ospitato un convegno internazionale in lingua inglese sui progetti CAT.MU e SISAR, ovvero sui sistemi di catalogazione musicale e di ascolto e registrazione digitale di tutti i tipi di cilindri chiodati, rotoli musicali e cartoni forati, che l’AMMI ha fortemente contribuito a realizzare.

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