rotate-mobile
Cronaca

Federfarma: "Sciopero delle farmacie riuscito". I sindacati: "Non paghino i dipendenti"

Intanto, però, arriva l'altolà dei sindacati: alcuni farmacisti, infatti, parrebbero intenzionati a togliere la giornata di lavoro dallo stipendio dei farmacisti dipendenti

E' stata una adesione altissima (90% la media regionale) quella che ha visto le farmacie private dell’Emilia Romagna serrate nella mattina di giovedì in segno di protesta contro l’aumento della distribuzione diretta dei farmaci nelle farmacie ospedaliere. Lo dichiara Federfarma. “Siamo molto soddisfatti dell’altissima adesione, che ha visto la categoria compatta nel difendere un diritto costituzionale del cittadino e il ruolo stesso della farmacia. – così il Presidente di Federfarma Emilia Romagna, Domenico Dal Re –. Ci rammarica avere creato un disagio ai cittadini, ma siamo certi che lo sciopero fosse ormai necessario anche per accendere l’attenzione della collettività sul mancato riconoscimento di un diritto fondamentale: avere accesso ai farmaci con semplicità e senza oneri aggiuntivi per la collettività”.

Ed ancora: “La nostra è una battaglia di principio, difendiamo il ruolo della farmacia come parte integrante del Sistema Sanitario Nazionale. Non è mai stata e mai sarà una questione economica, ma una battaglia sociale per riportare i farmaci vicini ai cittadini. Siamo la regione che ha visto nascere il modello di Farmacia orientata a contenere i costi e migliorare i servizi ai cittadini, siamo stati un esempio per il Paese. Non è certo questo il tempo di invertire la rotta e guardare ai territori in cui la distribuzione diretta è anche più alta che qui. È tempo di tornare ‘modello’: per questo siamo pronti ad aprire qualunque tavolo che abbia come presupposto il rispetto dei cittadini, tanto più quelli nelle fasce più deboli della popolazione”.
 
Intanto, però, arriva l'altolà dei sindacati: alcuni farmacisti, infatti, parrebbero intenzionati a togliere la giornata di lavoro dallo stipendio dei farmacisti dipendenti. Per questo Dallamora Marco ( FILCAMS-CGIL), Fabbri Matteo (FISASCAT-CISL) e Milandri Maurizio (UILTUCS-UIL) spiegano che “in un’ottica di lungimiranza ci siamo resi prontamente disponibili a livello regionale ad un confronto con le nostre controparti, al fine della valutazione di un eventuale ruolo congiunto in riferimento alla valorizzazione e garanzia sia del ruolo della farmacia nel territorio che all’occupazione del settore. Abbiamo inoltre colto l’occasione per ricordare loro che ai sensi dell’art. 40 del vigente CCNL: “In caso di sospensione dal lavoro per fatto dipendente dal datore di lavoro e indipendente dalla volontà del lavoratore questi ha diritto all’ordinaria retribuzione per tutto il periodo della sospensione." Ciò significa che la retribuzione prevista per i dipendenti deve essere garantita anche nell’odierna giornata di serrata”. Non vorremmo che a pagare la protesta fossero i Farmacisti dipendenti delle Farmacie Private, il cui contratto nazionale è scaduto e non rinnovato da cinque anni per la totale indisponibilità di Federfarma a riconoscere loro un contratto
dignitoso”.

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Federfarma: "Sciopero delle farmacie riuscito". I sindacati: "Non paghino i dipendenti"

CesenaToday è in caricamento