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Cronaca

Fecero un "funerale" alla coppia gay, slitta il processo ai militanti di Forza Nuova

Rinviata l'udienza che riguarda il processo del finto corteo funebre, processo verso il rush finale

Doveva essere il giorno della testimonianza del vicesindaco di Cesena all'epoca dei fatti Carlo Battistini. Ma è slittata l'udienza che riguarda il processo del finto corteo funebre, inscenato nel febbraio 2017, da alcuni militanti di Forza Nuova. I militanti sfilarono per le vie del centro di Cesena, un gesto fatto in concomitanza di un'unione civile tra due uomini che stavano ufficializzando la loro relazione in Comune.

Alla sbarra ci sono 12 tra militanti ed ex del movimento di estrema destra, l'imputazione è istigazione e propaganda all'odio (articolo 604 bis del codice penale). L'udienza è stata rinviata al prossimo 16 dicembre su richiesta di uno degli avvocati e si andrà verso il rush finale, probabilmente con la sentenza, sulla vicenda che ha destato non poco clamore mediatico.

La vicenda

Il 5 febbraio 2017 alcuni esponenti del movimento di estrema destra Forza Nuova, avevano inscenato per le vie del centro un finto "funerale d'italia". Un gesto fatto contro e proprio in concomitanza di un'unione civile tra due uomini celebrata in Comune. I militanti di Forza Nuova avevano 'sfilato' con una bara coperta da un tricolore proprio davanti alla macchina degli sposi.

Dopo la querela per diffamazione aggravata presentata dai due uomini, dodici persone sono state rinviate a giudizio. Per la prima voltà l'imputazione riqualificata dal gip è stata istigazione e propaganda all'odio (articolo 604 bis del codice penale). Nel procedimento si sono costituiti parte civile il Comune di Cesena, l’Arcigay di Rimini, e l’associazione Rete Lenford-Avvocatura per i diritti Lgbt.

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