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Cronaca

Fase 3, discoteche in ansia: "Partire il 15 luglio? La stagione estiva sarebbe già finita"

I locali: "Ormai è ripartito tutto, in sicurezza, con le dovute distanze e le mascherine. Per quale motivo non si dovrebbe riaprire anche una discoteca o una sala da ballo all'aperto?"

Uno dei settori che ha sofferto di più, e che continua a soffrire, per via di questa pandemia, è quello delle discoteche. A prevedere un ulteriore posticipo dell'apertura (dal 15 giugno al 15 luglio) è la bozza in via di definizione del nuovo dpcm che, però, a seconda della situazione epidemiologica locale, lascia la possibilità a Regioni e Province autonome di decidere aperture e regole diverse. Un modo elegante per passare la palla e la responsabilità direttamente ai governatori.

Un posticipo che, però, a livello economico significa un altro mese di non-lavoro. Salgono così a 5 i mesi di fermo di tutta la filiera del "divertimentificio" che qui in Romagna, oltre a essere un punto di attrazione, ha un giro di affari non trascurabile. Si parla di un business annuo pari a 30 milioni di euro.

"Finora Bonaccini, insieme a Zaia, sono stati i governatori più illuminati - spiega il cesenate Maicol Ucci, organizzatore di eventi e manager della discoteca Indie di Pinarella di Cervia - Speriamo che anche questa volta Bonaccini dia un segnale importante. Tenere chiuso il nostro settore sarebbe un controsenso. Ormai è ripartito tutto, in sicurezza, con le dovute distanze e le mascherine. Per quale motivo non si dovrebbe riaprire anche una discoteca o una sala da ballo all'aperto? Mi auguro che la nostra Regione, com'è stata veloce e capace per il settore del turismo dicendo no al plexiglass e aprendo con intelligenza, utilizzi gli stessi criteri col nostro settore. Se non sarà così, aspetteremo un altro mese. A quel punto, però, saranno 5 mesi di chiusura e Regione e Governo devono provvedere subito con aiuti e sostegni seri a tutti quelli che lavorano nel settore perché altrimenti non si riprende veramente più".

"Riapire il 15 luglio significa aver già finito la stagione estiva - gli fa eco Frantz Collini, vocalist di varie discoteche cesenati - Ma è altrettanto vero che aprire rispettando una marea di regole è difficile anche perché la discoteca è aggregazione per eccellenza. Magari andrebbero riviste un po' le direttive sul distanziamento, gli accessi. Bisognerebbe riflettere anche sull'indice di contagio che ormai è bassissimo, magari pensare a un serio ed efficiente screening di massa. Penso che una soluzione vada comunque trovata e anche al più presto altrimenti il rischio è che il settore venga annientato. Qualsiasi imprenditore, anche il più strutturato, farebbe fatica a sopravvivere a 5 mesi di chiusura e con l'inverno alle porte. Quindi bisogna trovare una soluzione al più presto". 

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