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Cronaca

Farmacie vs Ausl: "Rischiamo chiusure e licenziamenti"

Federfarma Forlì-Cesena torna a chiedere lo stop immediato alla distribuzione diretta dei farmaci da parte dell'Azienda Ausl. "La distribuzione diretta sta causando una serie di conseguenze alle farmacie"

Federfarma Forlì-Cesena torna a chiedere lo stop immediato alla distribuzione diretta dei farmaci da parte dell’Azienda Ausl. “Questo perché la distribuzione diretta sta causando una serie di conseguenze alle farmacie, fra le altre quella del possibile licenziamento di diversi lavoratori attualmente occupati. - si legge nella nota - Si tratta di persone laureate, specializzate e ad alevato tasso di formazione, capaci di fornire un servizio fondamentale al cittadino”.

La polemica si riapre. Continua la nota riferendosi ai lavoratori: “persone che però oggi diventa sempre più difficile mantenere, a causa della distribuzione diretta. Non è lontano il giorno in cui le farmacie si troveranno costrette ad operare i primi licenziamenti, e ad impoverire così la loro capacità di servizio. La stessa regione Emilia-Romagna è assolutamente consapevole dell’impatto negativo della sempre maggiore distribuzione diretta dei farmaci, tanto che ha firmato un accordo con i rappresentanti delle farmacie pubbliche e private e ha confermato il limite ai volumi registrati al 31 dicembre 2008. Purtroppo questi volumi sono stati superati, l’accordo non è stato rispettato”.

“Perché in città non si mettono 100 autovelox? Perché c’è un limite a tutto, ed un buon amministratore lo deve sapere. Sul fronte della distribuzione diretta dei farmaci, il limite è stato decisamente superato.  A fronte di questa situazione, l’Assemblea di Federfarma Forlì-Cesena, svoltasi recentemente, ha deciso una forma di protesta responsabile per non penalizzare i cittadini e di pianificare azioni conseguenti all’operato dell’Ausl, che sta mettendo a serio rischio la sopravvivenza di molte farmacie.  - si legge - Il campanello di allarme che Federfarma Forlì-Cesena sta facendo suonare da qualche mese a questa parte è quindi chiarissimo: molte farmacie, non solo dell’entroterra ma anche di città, rischiano di chiudere. Con le gravissime conseguenze, a livello di servizio sul territorio, che ogni cittadino può facilmente immaginare.  Su questo, chiediamo quindi che si prosegua con tutte le istituzione preposte in un dialogo utile finalizzato solo ed esclusivamente al rispetto ed al bene ultimo dei cittadini”.
 

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