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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca

Fabbri (Verdi) all'attacco del Sacro Cuore. "Servi da smascherare"

Lunedì in tribunale parte il processo penale sui lavori abusivi all’interno del lotto di proprietà dei “poteri forti” legati alla Chiesa cattolica (Curia e Diocesi locale)

“Lunedì in tribunale parte il processo penale sui lavori abusivi all’interno del lotto di proprietà dei “poteri forti” legati alla Chiesa cattolica (Curia e Diocesi locale): Compagnia e Fondazione Sacro Cuore srl, Fondazione Cassa di Risparmio di Cesena, Fondazione Avsi; per non parlare poi dell’influenza molto forte che ha giocato Comunione e Liberazione nella scelta politica indecorosa effettuata dal Consiglio Comunale di Cesena”. Inizia così l'intervento di Davide Fabbri dei Verdi.

“La proposta – ricorda - presentata dalla proprietà di avviare la ristrutturazione, l’ampliamento e una nuova destinazione d’uso degli immobili con tanto di concessione in deroga dell’intero complesso, venne approvata definitivamente dal Consiglio Comunale con delibera n. 85 del 12 giugno 2008; votarono contro 5 consiglieri comunali: il sottoscritto Davide Fabbri, dei Verdi, il consigliere Nazario Sintini (ex Pri, poi entrato nel Pd); i consiglieri comunali del Pri Di Placido, Ugolini e Ferrini”.

“Tutti gli altri consiglieri comunali di allora – denuncia Fabbri -, attraverso un “inciucio plateale” (dal Pd al Pdl, compresa Rifondazione Comunista dell'attuale consigliere regionale Monica Donini), furono d’accordo nel sostenere questa mega speculazione edilizia, un vero e proprio “regalo” affaristico e urbanistico senza precedenti in città, a tutti i soggetti legati ai poteri della Chiesa cattolica”.

“Il problema centrale – aggiunge - di questa intricata vicenda, comunque, non è quello giudiziario: è la crisi culturale e politica della città di Cesena che andrebbe analizzata. E’ lo “squallore” e l’”affarismo” di una certa politica che andrebbero analizzati attentamente. Con l’avvio domani del processo giudiziario in Tribunale a carico degli imputati, la “politica” cesenate ha perso miseramente”.

“I cittadini di Cesena – sottolinea Fabbri - non si devono dimenticare che nel Consiglio Comunale del 2007 e 2008 si sono prese decisioni semplicemente assurde: sono state votate – su proposta dell’ex Sindaco Giordano Conti e dell’ex Assessore all’Urbanistica Maura Miserocchi - varianti urbanistiche ad hoc, concessione in deroga alle norme del PRG, variante delle destinazioni d’uso degli immobili, con la possibilità di realizzare due livelli di parcheggi pubblici e privati (parcheggi di uso pubblico nella misura di mq.1.944,28 e di parcheggi privati nella misura di mq. 3.926,25, una assurdità!): un “regalo affaristico” che il Pd, Rifondazione Comunista e Pdl faceva ai soggetti legati alla Curia e Diocesi locale, al potente e influente uomo d’affari cavaliere Davide Trevisani, alla Fondazione Avsi legata alla lobby potente di Comunione e Liberazione del dr. Arturo Alberti”.

“Il Consiglio comunale – spiega - approvò una deroga semplicemente allucinante, senza precedenti in città: è stata data la possibilità di realizzare una superficie utile lorda di mq. 4.081,38 aggiuntiva rispetto a quella derivante dall’applicazione degli indici di zona, oltre che per il superamento dell’indice di permeabilità indicato nella norma di Prg in misura massima del 30% della superficie fondiaria”.

“Questo è lo scandalo politico che non deve essere rimosso. La politica di “pseudo-sinistra” dei governanti della città di allora (del Pd e di Rifondazione Comunista) ha consentito un aumento altamente impattante del carico urbanistico, in un’area densamente abitata e dalla viabilità già gravemente congestionata (il lotto è infatti compreso fra via Padre Vicinio da Sarsina, via Don Minzoni e via Verdi).

“Accanto agli aspetti più propriamente legati alla cementificazione – rimarca - ed ai problemi di viabilità relativi un’area già in sofferenza, nessuno ha voluto ascoltare e tenere conto dei dubbi espressi con forza da noi ecologisti sull’opportunità di continuare a mantenere e per di più ampliare strutture scolastiche private e confessionali (destinate ad ospitare giovani e bambini per un lungo arco di tempo, dalla scuola materna all’università) in un contesto contrassegnato da elevati tassi di inquinamento da traffico urbano”.

“La mia indignazione – conclude - per l’insipienza di queste scelte politiche, è ancora totale. Ma non finisce qui: i “servi sciocchi” del potere vanno smascherati. Ultimo annuncio: si parte a breve con una inchiesta politica-informativa su tutta la vicenda del “Sacro Cuore”: i cittadini – spesso spettatori confusi di questo squallore politico - hanno diritto di conoscere la verità, al bando da manipolazioni e mistificazioni”.
 

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