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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca

Avevano intascato contributi indebiti: stanati in undici mesi 33 furbetti

Questi i dati consegnati al sindaco di Cesena Paolo Lucchi dal capitano Arturo Tavani, comandante della Compagnia della Guardia di Finanza di Cesena, nel corso di un incontro svoltosi nei giorni scorsi

Prosegue la collaborazione fra Comune di Cesena e Guardia di Finanza per il controllo delle dichiarazioni Isee, sulla base del protocollo d’intesa siglato nel 2011. Solo nei primi tre mesi del 2015, grazie alle verifiche sui fascicoli ricevuti dal Comune, le Fiamme Gialle di Cesena hanno scoperto 9 persone che, grazie alla mancata segnalazione di redditi per circa 36.600 euro e di altri quasi 32mila euro di patrimonio immobiliare (vale a dire depositi bancari), hanno ricevuto contributi dal Comune per 1571 euro.

Nel corso dell’intero 2014, invece, sono state individuate 24 dichiarazioni infedeli: i responsabili avevano ‘dimenticato’ di dichiarare  redditi per circa 112mila euro e altri 53mila euro di patrimonio immobiliare, ottenendo indebitamente 9700 euro di contributi. Nella maggior parte dei casi, le documentazioni infedeli sono state presentate per ottenere i contributi stanziati dal Fondo per il sostegno alla locazione. Per tutti i 33 ‘furbetti’ le conseguenze sono pesanti: a loro carico è scattata una denuncia penale all’autorità giudiziaria, insieme alla richiesta di restituire al Comune le somme percepite illegittimamente, che complessivamente ammontano a 11.268 euro.

Questi i dati consegnati al sindaco di Cesena Paolo Lucchi dal capitano Arturo Tavani, comandante della Compagnia della Guardia di Finanza di Cesena, nel corso di un incontro svoltosi nei giorni scorsi. E’ stata l’occasione per fare il punto della situazione alla luce del fatto che, già da alcuni anni, praticamente tutti i servizi che prevedono una partecipazione alla spesa (scuola, trasporto scolastico,  servizi sociali, ecc.) passano dalla  presentazione della dichiarazione Isee, mentre dal 2014 questo meccanismo è applicato anche per la determinazione della Tasi.

Si declina così l’applicazione del cosiddetto ‘quoziente Cesena’, varato dall’Amministrazione comunale all’inizio del 2011 con l’obiettivo di garantire una maggiore equità nella determinazione di rette, tariffe, accesso a contributi. “Ringrazio ancora una volta la Guardia di Finanza di Cesena – sottolinea il sindaco Lucchi – per la preziosa collaborazione che ci offre eseguendo il controllo sistematico dei fascicoli periodicamente inviati dal Comune. Questo ci permette di individuare chi usufruisce di agevolazioni senza averne diritto e, soprattutto, di recuperare  le somme per destinarle  a chi ne ha davvero necessità.

"E mai come in questo momento, in cui le risorse sono limitate, la scrupolosa applicazione di un sistema, che abbiamo cercato di rendere il più equo possibile, è il presupposto  irrinunciabile per poter garantire i servizi alle persone sulla base dei loro reali bisogni - chiosa il primo cittadino -. Il protocollo siglato negli anni passati con la Guardia di Finanza si sta confermando uno strumento di grande efficacia, e mi auguro che contribuisca non solo a identificare eventuali comportamenti scorretti, ma anche a far crescere la cultura della legalità, scoraggiando chi volesse prendere ‘scorciatoie’”.

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