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Cronaca

Meteo, il sole il grande assente dell'estate. "Prossimo inverno gelido? Una 'meteobufala'"

L'autunno meteorologico è iniziato con il transito di una perturbazione giunta dal nord Europa, che si è manifestate con precipitazioni anche temporalesche, forti raffiche di vento di Bora e mareggiate

Una media regionale di ben 21.4 giorni piovosi a fronte dei 15-16 giorni del periodo di confronto 1971-2000; mentre le giornate con assenza di nuvole sono state, in pianura e sulla costa, appena 30 su un totale di 92 giornate, quindi poco meno di un terzo. Pierluigi Randi, meteorologo-previsore di MeteoCenter.it/Meteoromagna.com, analizza per RomagnaOggi.it-CesenaToday l'andamento dell'estate meteolorogica appena conclusa. "Restringendo l’analisi a partire dal 2000, l’estate 2014 è seconda, come piovosità, solo a quella del 2002, ed è certamente la più piovosa dal 2003", illustra il meteorologo.

All'origine di "una stagione sottotono, specialmente rispetto al trend delle estati del periodo 2000-2013, le quali sono state, salvo rare eccezioni, molto calde e poco piovose, con alcune stagioni del tutto fuori scala come il 2003 ed il 2012", una pressione più alta del normale sull'Europa settentrionale ed orientale. Per questo motivo il flusso instabile proveniente dall’Atlantico è stato costretto a scegliere una traiettoria più meridionale penetrando sul bacino del Mediterraneo. "Se però tralasciamo le sensazioni oggettive ed andiamo ad analizzare i dati del trimestre appena concluso, potrebbero emergere alcune sorprese, che non fanno altro che rimarcare come fossero state anomale le stagioni dell’ultimo decennio", svela il meteorologo.

>>ESTATE 2014: L'INTERVISTA COMPLETA<<

"Dal punto di vista strettamente climatico l’estate 2014 è da considerarsi del tutto normale - spiega Randi - anche se ai più potrà apparire inverosimile, ma questo è uno dei tanti scotti che si paga al riscaldamento globale, ovvero la smarrita percezione di stagione nella norma. La temperatura media estiva 2014 (media regionale tra un campione di 20 stazioni di rilevamento equamente ripartire tra area appenninica, pianeggiante e costiera) è perfettamente allineata ai dati climatologici del periodo 1971-2000".

Nel trimestre giugno-agosto è stato l'ombrello l'assoluto protagonista: "L'estate si è chiusa con un’anomalia percentuale sulle precipitazioni cumulate di +37%, ovvero poco più di un terzo in più rispetto alla norma climatologica 1971-2000. Soprattutto giugno e luglio sono risultati molto instabili, rispettivamente con il 43 e l’89% di piogge in più rispetto al normale". Agosto, ha aggiunto Randi, "ha visto una piovosità inferiore del 19% rispetto alle medie di riferimento, non riuscendo pertanto a controbilanciare gli eccessi di giugno e soprattutto di luglio; quest’ultimo è sostanzialmente stato il mese che più ha tradito le attese, essendo di norma il più stabile ed asciutto dei tre mesi estivi".

L'autunno meteorologico è iniziato con il transito di una perturbazione giunta dal nord Europa, che si è manifestate con precipitazioni anche temporalesche, forti raffiche di vento di Bora e mareggiate. "Settembre - annuncia il meteorologo - potrebbe essere caratterizzato da temperature nella norma climatologica o lievemente inferiori e con piovosità un poco più elevata; insomma una prosecuzione, sebbene in tono minore, delle anomalie fin qui viste". Ottobre dovrebbe esser caratterizzato da "lievi anomalie termiche positive e piovosità in calo, mentre per novembre possono aversi leggere anomalie termiche negative e precipitazioni un poco superiori alla norma. Ma, come sempre, si tratta di niente più che “segnali”, e non vanno interpretati come una previsione vera e propria".

Randi smentisce scenari gelidi per l'inverno come trapelato in questi giorni sul web, definendolo quanto riportato “meteobufale”: si tratta di "escamotage di alcuni siti internet per accessi e visibilità, ma in realtà non c’è nulla di fondato". I segnali, conclude il meteorogo, "vanno nella direzione opposta, almeno per il momento, sebbene non ai livelli di un "non inverno" come quello dello scorso anno. Per avere indicazioni più concrete bisogna attendere almeno un mese. Ora come ora è ancora impossibile prevedere anche solo un andamento di massima".

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