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Cronaca

"Est. Dittatura last minute", successo al cinema per la pellicola cesenate: "Bellissimo ed emozionante"

Abbiamo parlato con il produttore, il cesenate Maurizio Paganelli, titolare della sala cinematografica Aladdin e della società Arcobaleno che gestisce altri cinema in Romagna

Grande successo al botteghino per "Est. Dittatura last minute" film ambientato tra Cesena e Romania e prodotto dai cesenati Maurizio Paganelli e Andrea Riceputi. La pellicola cesenate, che racconta la storia vissuta in prima persona da Paganelli, Riceputi e un altro amico di Cesena 30 anni fa (oggi sono 55enni), sta andando fortissimo al botteghino nonostante non sia proiettata in tutte le sale cinematografiche perché è una produzione indipendente. Questo a dimostrazione di come il film, già pluripremiato a numerosi festival, sia ben fatto, convincente e avvincente. Abbiamo parlato con il produttore, il cesenate Maurizio Paganelli, titolare della sala cinematografica Aladdin e della società Arcobaleno che gestisce altri cinema in Romagna.

Che effetto fa vedere il proprio film che vince un concorso dietro l'altro e al botteghino dà del filo da torcere a film americani?
E' bellissimo ed emozionante. Vedere un pezzo della propria vita sul grande schermo è incredibile. E avere tutti i riscontri positivi che sto avendo, anche via Facebook o via Messenger da persone che non conosco, ancor di più.

Ha già vinto una decina di Festival, ora sta concorrendo al festival di Los Angeles. A fine giugno a Boston e a settembre a Toronto. E' veramente un successo
Sì, diciamo che in un periodo molto difficile come quello che abbiamo vissuto da un anno a questa parte soprattutto noi del settore cinematografico, le soddisfazioni che mi ha dato questo film hanno sostituito lo psichiatra. Nel senso che il mio equilibrio psicologico è stato messo a dura prova sia dalle chiusure dei cinema (il mio lavoro) che dalla consapevolezza di avere prodotto un bel film pronto per uscire e che, invece, causa covid, è dovuto restare nel cassetto. Se non avessi avuto la soddisfazione di aver fatto qualcosa di bello penso che sarei dovuto andare veramente dallo psichiatra. L'altro giorno mi ha scritto un tedesco che non conosco. Dopo aver visto il film mi ha cercato su facebook e mi ha ricoperto di complimenti. Sono soddisfazioni.

Anche il botteghino sta dando soddisfazioni.
Sì e, visto che siamo una produzione indipendente, ci stanno proiettando solo in 17 città italiane, con orari limitati. Altri film vengono proiettati in 30 o 40 città e sono dietro di noi. Noi un giorno siamo al terzo posto, il giorno dopo al quarto, ma sono veramente contento del risultato.

Economicamente è un successo?
Beh... difficile parlare di successo. Il covid ci ha distrutto. L'incasso delle sale di queste settimane non potrà mai raggiungere quello che avremmo potuto ottenere in tempi normali. Pensi che avevamo ipotizzato l'uscita per il 5 novembre e avevamo trovato 105 città italiane pronte a proiettarlo. Sarebbe potuto essere un vero successo e invece così abbiamo dovuto ridurre l'orizzonte. Comunque i conti dobbiamo ancora finirli di fare e magari riusciamo ad andare in pareggio, andrebbe già molto bene...

Ha già in mente qualcosa di nuovo?
Il mio mestiere è gestire sale cinematografiche, non fare il produttore. In questo caso è stata un'esperienza unica, fantastica perché quello che ho portato sul grande schermo era una storia della mia vita, vissuta in prima persona. Ho girato due anni per trovare le location giuste, sono tornato sui luoghi visitati 30 anni fa. Ho investito molto su questo film perché ci credevo. Non so se sarei capace di impegnarmi con lo stesso slancio ed entusiasmo per un'altra produzione. Comunque nella vita non si sa cosa può succedere domani, quindi mai dire mai... 

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