rotate-mobile
Cronaca

Emergenza profughi, i sindaci al Prefetto: "Ristabilire gli equilibri nel territorio"

I sindaci dell'unione della Valle del Savio forte preoccupazione su quanto sta avvenendo nel territorio dell'Unione Valle Savio ed in particolare nel Comune di Cesena".

LA LEGA -  “La richiesta che rivolgiamo al presidente della Regione, Stefano Bonaccini, è molto semplice: deve comunicare con urgenza al ministro Angelino Alfano che la Romagna ha già dato e che il territorio di Forlì e Cesena, in particolare, non
può più accogliere altri stranieri richiedenti asilo”, affermano Jacopo Morrone, segretario nazionale della Lega Nord Romagna, e Massimiliano Pompignoli, consigliere regionale, che sulla questione ha presentato un’interrogazione in Regione.

“Nei giorni scorsi - aggiungono - la stampa locale ha riportato diverse notizie di nuove ondate di arrivi di stranieri nella Vallata del Savio che hanno sollevato timori e perplessità non solo tra i residenti. Anche i sindaci dei Comuni dell’Unione Valle Savio, infatti, hanno scritto una lettera al ministro Alfano preoccupati per ciò che potrebbe accadere, ma soprattutto perché certe decisioni sono assunte dalla Prefettura senza consultarli. E’ il caso di Cesena, nel cui territorio sarebbero stati creati alcuni cosiddetti mini-hub, uno dei quali, quello di via S.Mamante, sarebbe una struttura privata che segnalazioni indicano come fatiscente, dove sarebbe ospitato un numero imprecisato di stranieri".

"Il territorio è saturo - aggiungono dal Carroccio -. Ne sanno qualcosa gli abitanti di Borello dove è in atto una raccolta firme contro nuovi arrivi di richiedenti asilo. Gli stranieri regolari in quel borgo raggiungono già la considerevole percentuale del 25% nella fascia di età compresa tra 0-39 anni, un residente su quattro, a cui si deve aggiungere un numero imprecisato di irregolari. E andando verso Verghereto la situazione non migliora, visto che si ha notizia di almeno una nuova struttura alberghiera nei pressi di Sarsina che accoglierà decine di stranieri. Ma potrebbero essercene delle altre. Insomma, la situazione è potenzialmente esplosiva anche perché questi stranieri, soprattutto quelli ospitati da privati, una volta giunti a destinazione nel nostro territorio, sembrano non essere controllati da nessuno, né sul piano della sicurezza, né su quello sanitario”.

“Ci sembra- concludono- che questa gravissima emergenza, che sta mettendo a serio rischio la tenuta futura delle nostre comunità, sia gestita con grande approssimazione e superficialità. Crediamo anche che la Regione non possa lavarsene le mani, svicolando sulle competenze. Le Regioni hanno il diritto/dovere di richiamare il Governo ad occuparsi di questo che, a nostro avviso, è il problema dei problemi. Le comunità locali sono allo stremo e i timori per la sicurezza sono all’ordine del giorno. La richiesta è quella di avere dati precisi e aggiornati, non discordanti e confusi come quelli che vengono diffusi, che si garantisca la sicurezza delle comunità e che si faccia chiarezza, una volta per tutte, su quali siano gli obiettivi del Governo”.

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Emergenza profughi, i sindaci al Prefetto: "Ristabilire gli equilibri nel territorio"

CesenaToday è in caricamento