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Cronaca

Effetto green pass sui vaccini, i rischi del mix tra Covid e influenza. Sospesi altri 12 sanitari no vax

Il Cesenate registra una percentuale dell'82% di popolazione che ha ricevuto almeno una dose di vaccino, solo il Forlivese fa meglio (83%)

Prosegue la campagna vaccinale sul territorio romagnolo, spinta dall'estensione dell'obbligatorietà del green pass sui luoghi di lavoro. Il Cesenate registra una percentuale dell'82% di popolazione che ha ricevuto almeno una dose di vaccino, solo il Forlivese fa meglio (83%), il Riminese è al 75%, il Ravennate all'82%. Per quanto riguarda l'età scolare (12-19 anni) nel territorio cesenate il 68% dei ragazzi ha ricevuto almeno una dose. Per quanto riguarda la copertura vaccinale completa (2 dosi), è potenzialmente immunizzato il 78% dei cesenati, nella fascia di età scolare (12-19 anni) la percentuale è del 64%. Intanto continua a lievitare il numero di lavoratori no vax in Ausl Romagna, sospesi senza retribuzione. Sono 12 nella dirigenza, 146 nel comparto e 20 convenzionati. Nell'ultima settimana si sono registrati altri 12 provvedimenti di sospensione dal lavoro. Il totale dei sospesi è 178. "Per tutte le categorie si tratta di una percentuale inferiore all’1% del totale", precisa l’azienda.

Al 11 ottobre le prime dosi (comprese dosi uniche) somministrate nei centri vaccinali aziendali della Romagna sono state 814.436 (277448 nella provincia di Forlì-Cesena) ,mentre le seconde dosi 710.042 (242.818 nella provincia di Forlì-Cesena). Le dosi somministrate dai medici di medicina generale sono 68.856 (25.818 in provincia), mentre nelle aziende 8.038. Dal 20 settembre è iniziata la somministrazione della terza dose riservata ai soggetti con patologie indicate direttamente dal ministero della Salute, le dosi già somministrate sono 5.149.

Mattia Altini, direttore sanitario di Ausl Romagna sottolinea: "La campagna di somministrazione della terza dose è già partita per le fasce più deboli e a fine mese partirà anche la somministrazione del vaccino contro l’influenza. Sappiamo tutti che i mesi invernali che ci attendono vedranno una co-circolazione del virus influenzale e del Covid. Un mix che potrebbe produrre un aumento di accessi al Pronto Soccorso e soprattutto complicare la diagnosi, visto che la sintomatologia respiratoria soprattutto in età adulta è sovrapponibile sia per la Covid che per l’influenza. A breve usciremo con le informazioni anche sulla campagna antinfluenzale, ribadiamo l’importanza che i cittadini ai quali è raccomandata la vaccinazione antinfluenzale aderiscano. Pertanto ritengo che la vaccinazione dovrà diventare una consuetudine per i prossimi anni, in attesa di “eradicare” il virus”.

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