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Cronaca

Edilizia e bonus cancellati, Cgil e Uil in piazza a Roma: "In provincia sono a rischio 400 posti di lavoro"

"Contrastiamo le scelte del Governo che metteranno a rischio 100 mila posti di lavoro e renderanno impossibile, per i redditi più bassi, realizzare interventi sulle case popolari e più vecchie"

Il primo aprile Feneal UIl e Fillea Cgil della Provincia di Forli-Cesena saranno in piazza a Roma con i lavoratori delle Costruzioni alla manifestazione nazionale.
Spiegano i sindacati: "Contrastiamo le scelte del Governo che metteranno a rischio 100 mila posti di lavoro e renderanno impossibile, per i redditi più bassi, realizzare interventi sulle case popolari e più vecchie, cancellando l’unica politica per l’efficientamento energetico e la riqualificazione del nostro patrimonio edilizio. Nella provincia di Forlì-Cesena sono a rischio circa 400 posti di lavoro nell'edilizia, che a catena potranno provocare ulteriori perdite di posti di lavoro anche nell'indotto che viene trainato dal settore delle costruzioni, quali metalmeccanici, falegnami, marmisti, cementisti".

Proseguono le organizzazioni sindacali: "Dal decreto 11/2023, che blocca la cessione dei crediti e lo sconto in fattura per i bonus edilizi, colpendo sopratutto i redditi più bassi, alle nuove norme del Codice degli Appalti, che riducono gli obblighi di applicazione dei Ccnl edili e introducono la liberalizzazione dei subappalti a cascata, le politiche del Governo finiscono per tagliare drasticamente il lavoro nell’Edilizia privata, peggiorando le politiche sulla sicurezza per i lavoratori negli appalti pubblici, riducendo qualità e sostenibilità sul Lavoro. Scendiamo in Piazza per chiedere il ripristino del divieto dei sub-appalti a cascata, come previsto dall’attuale Codice e la valorizzazione delle imprese più strutturate e più qualificate. Riteniamo fondamentale e importante che si riavvii una politica industriale di settore, che possa tornare ad avere interventi di sostegno stabili e duraturi per il comparto, che consentano di difendere l’occupazione che già c’è e di crearne della nuova. Sostenere il nostro sistema edile nazionale significa anche guardare alle nuove linee guida che l’Unione europea dà, soprattutto rispetto alla riqualificazione delle aree urbane in un’ottica green con l’obbiettivo di creare “le città dei 15 minuti” garantendo case di qualità, aree verdi, servizi di prossimità; sosteniamo con forza che nel settore debbano arrivare risorse e strumenti idonei a farci fare questo salto di qualità rispetto alle urbanizzazioni delle nostre città e dei nostri paesi", concludono. 

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