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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Cronaca Bagno di Romagna

E45, tre anni fa il sequestro del Puleto. I sindaci: "Niente è cambiato, solo promesse sulla viabilità alternativa"

"Insieme agli altri Sindaci dell’Unione Valle Savio e della Toscana abbiamo scritto costantemente numerose lettere per evidenziare, ad ogni occasione, il grave problema rappresentato dalla mancanza di un’alternativa alla E45"

Nuovo appello dei Sindaci per “risollevare” attenzione sulla irrisolta questione della Ex 3bis Tiberina. Si sono incontrati sabato presso la Ex 3bis Tiberina i Sindaci di Bagno di Romagna, Verghereto, Pieve Santo Stefano, Sansepolcro che hanno voluto far sentire la voce dei propri cittadini e delle proprie aziende su un tema irrisolto e strategico, come quello connesso alla chiusura del Ponte Puleto e della viabilità alternativa alla E45.

Il Sindaco di Bagno di Romagna Marco Baccini, in rappresentanza anche della Provincia e dell’unione Valle Savio, ha spiegato che a distanza di 3 anni dal sequestro del viadotto “Puleto” della E45, era esattamente il 16 gennaio 2019, quando emerse immediatamente la problematica della chiusura ventennale della Ex 3bis Tiberina, unica alternativa alla E45 in un tratto nevralgico di connessione tra l’Emilia-Romagna e la Toscana, nulla è stato fatto se non a livello di rassicurazioni e promesse, poi puntualmente cadute nel vuoto.

Spiega una nota di Baccini: "Su questa questione abbiamo incontrato due Ministri, un Vice Ministro,  due Sottosegretari, dei diversi Governi che si sono succeduti nel frattempo. Insieme agli altri Sindaci dell’Unione Valle Savio e della Toscana abbiamo scritto costantemente numerose lettere per evidenziare, ad ogni occasione, il grave problema rappresentato dalla mancanza di un’alternativa alla E45 e gli ingenti disagi e danni che le nostre comunità si troverebbero a subire nuovamente nel caso di ulteriori chiusure della E45, che sappiamo essere possibili ad ogni minima emergenza. Dopo i vari e complicati appelli sollevati con la collaborazione e l’intervento dei Presidenti delle Regioni e delle Province e dopo aver partecipato anche a sopralluoghi sulle due arterie in questione, abbiamo ricevuto ogni volta l’impegno formale di un intervento per il ripristino effettivo della Ex 3bis Tiberina, che è rimasto solo nelle parole e nelle carte".

"Una situazione – continua Baccini – che abbiamo rimarcato nel 2021 anche all’attuale Ministro delle Infrastrutture, al quale ho anche fatto presente della maggior gravità derivante dalle interruzioni al traffico connesse alla frana intervenuta lungo la SP 137 Verghereto-Bagno ed agli interventi sulla SP 142 dei Mandrioli, senza tuttavia ricevere risposta. L’unico interlocutore attivo è stata la nostra Regione, che con il Presidente Stefano Bonaccini e l’Assessore Andrea Corsini ci hanno sempre sostenuto in modo presente e chiaro, prima mettendo a disposizione le risorse per ristorare cittadini ed aziende dai danni causati dalla chiusura del Puleto e sostituendosi ad un impegno che avrebbe dovuto adottare il Governo, ma che non possono tuttavia intervenire direttamente in lavori e opere che non rientrano nella competenza regional"e. 

"Ora, cercando di mantenere un tono istituzionale, riteniamo che sia necessaria e non più rinviabile un’azione da parte dei ministeri competenti, utile dirimere concretamente ogni questione con celerità e fermezza di volontà e risorse. Si tratta di problemi facilmente gestibili da parte di un Governo. Risolvibili con un minimo di responsabilità, impegno, regia e disponibilità, ma che noi Sindaci non possiamo affrontare da soli.  Questa nuova sollecitazione, pertanto, è indirizzata ad una presa di posizione del Governo, a cui chiediamo lo stanziamento di risorse sufficienti a progettare e realizzare le opere necessarie per una riapertura della Ex 3bis Tiberina, di cui mi rendo disponibile anche a svolgere il ruolo di commissario straordinario, se ciò dovesse servire ad una maggior celerità di intervento".
 

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