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Cronaca Bagno di Romagna

E45, Baccini ricevuto ad Arezzo: "Dal procuratore notizie rassicuranti"

"Il perito ha programmato di terminare le verifiche entro il prossimo fine settimana". Poi dovrebbero partire i lavori di messa in sicurezza

Il sindaco di Bagno di Romagna vuole tenere accesi i riflettori sulla situazione del viadotto Puleto, ancora interdetto al traffico pesante, lunedì Baccini è stato ricevuto dal procuratore di Arezzo Roberto Rossi.

"Insieme ai Sindaci dei Comuni di Pieve Santo Stefano Caludio Marcelli, di Sansepolcro Mauro Cornioli, di San Giustino Paolo Fratini e del Vice-Sindaco di Cotta di Castello Michele Bettarelli, abbiamo incontrato oggi al Tribunale di Arezzo il Procuratore Roberto Rossi, che ha disposto la chiusura del Ponte Puleto sulla E45. L’incontro, che ha fatto seguito alla richiesta che ho inviato al Procuratore la scorsa settimana, è stata l’occasione per fare il punto sui stato delle verifiche e sui tempi per l’avvio dei lavori di messa in sicurezza del viadotto nell’ottica della riapertura anche ai mezzi pesanti".

"Abbiamo insieme ribadito e 'denunciato' - spiega il sindaco - la grave situazione che i nostri autotrasportatori, le nostre aziende, i nostri cittadini e turisti stanno subendo ogni giorno da 6 mesi. Danni e disagi che aumentano esponenzialmente al protrarsi della chiusura, a fronte dei quali ogni Istituzione o Autorità deve fare il massimo possibile per creare le condizioni di un ritorno alla normalità".

Baccini parla di "Notizie rassicuranti, se così si possono definire alla luce dello scenario, il Procuratore ha riferito di aver interloquito con il perito incaricato dal GIP, l’Ing. Modena, che ha programmato di terminare le verifiche entro il prossimo fine settimana.  Terminate le verifiche, salvo novità negative che dovessero emergere rispetto a quanto preventivato a febbraio, il Procuratore autorizzerà immediatamente Anas ad interviene con le opere di messa in sicurezza del viadotto richieste per la riapertura ai mezzi pesanti. Si tratta della sostituzione dei baggioli e della sostituzione dei guard-rail, per le quali Anas aveva già preventivato una tempistica realizzativa di circa 10 giorni".

"Immediatamente dopo, abbiamo incontrato l’Ing. Marzi, responsabile Anas subentrato all’Ing. Scalamndré e competente a gestire i lavori sul Puleto per coordinare nel più breve tempo possibile le informazioni tra i vari enti coinvolti, così da chiarire ruoli e tempi. L’Ing. Marzi, cogliendo le stesse raccomandazioni fatte a suo tempo al suo predecessore e al Procuratore, ha assicurato che arriverà immediatamente l’impresa appaltatrice per l’esecuzione delle opere di messa in sicurezza non appena il Procuratore Rossi autorizzerà Anas ad intervenire".

"Diverso e più intricato l’iter per la riapertura della vecchia 3bis Tiberina, - prosegue Baccini - per la quale Anas ha già individuato l’impresa esecutrice, ma emerge il problema delle autorizzazioni dei vari Enti - Soprintendenza su tutti, che ha chiesto anche indagini archeologiche sul tracciato - sul progetto, che allungano le pratiche in modo evidente".

"Si tratta di richieste che si possono definire inspiegabili, se non inaccettabili, ma che non è possibile superare allo stato delle norme attuali. Emergono ancora una volta i problemi di una Italia affossata dalla giungla di Enti, norme, di mancanza di buon senso o, ancora di più, di senso pratico, che richiederebbero di trattare le emergenze come situazioni di eccezione, per le quali superare i normali iter e le normali procedure, pur non rinunciando ai parametri di sicurezza".

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