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Cronaca

"Drogometro" sempre più in strada: in forte aumento i drogati al volante

Negli ultimi mesi si è registrata un'impennata di casi di guida sotto l'effetto di droghe nel territorio provinciale di Forlì-Cesena

Negli ultimi mesi si è registrata un'impennata di casi di guida sotto l'effetto di droghe nel territorio provinciale di Forlì-Cesena. L'ultima emergenza, per quanto riguarda le cosiddette “Stragi del sabato sera”, è proprio questa: al fenomeno dell'alcol assunto prima di mettersi alla guida, si evidenzia sempre di più la droga, assunta in aggiunta agli alcolici e quindi sommando, in modo ancora più pericoloso, i due effetti. Non sembra, insomma, un deterrente neanche l'introduzione del reato di omicidio stradale. Con le nuove pene, anche il lavoratore o lo studente che non hanno mai avuto guai con la legge, se causano un incidente mortale sotto l'effetto di alcol e droghe, rischiano di finire in carcere per alcuni anni.

La Polizia Stradale, d'altro canto, fa sapere che i controlli vengono fatti, e sempre di più anche nei confronti di chi guida sotto l'effetto di sostanze stupefacenti. Nel comando di Forlì-Cesena è presente un “drogometro” che viene condiviso con le province di Rimini e Ravenna e che viene regolarmente impiegato nei servizi dalle 19 del venerdì fino alle 6 di mattina di lunedì, vale a dire nella fascia del week-end. Nel territorio provinciale di Forlì-Cesena nel 2016 i casi accertati e denunciati penalmente di persone drogate alla guida sono stati 26 mentre nei primi 10 mesi del 2017  i casi sono 19

Il drogometro, come funziona

Ad essere sempre più utile è il “drogometro”, un apparecchio automatico che funziona in modo simile all'etilometro. L'operatore della Polizia Stradale, con l'assistenza di un medico legale in servizio alla Questura, esegue un prelievo di saliva e la macchina indica l'eventuale positività a diversi tipi di droghe, comprese marijuana, hashish, cocaina, eroina ed ecstasy. Il cittadino può rifiutare il prelievo di saliva, ma a quel punto scatta la sanzione massima prevista in caso di positività. In casi più gravi, come per esempio dopo incidenti stradali, può essere invece l'Autorità Giudiziaria a disporre di autorità l'accertamento medico.

L'uso del “drogometro” rende molto più facile l'accertamento, dal momento che prima le persone in stato di visibile alterazione dovevano essere condotte e presidiate in ospedale per effettuare nella struttura sanitaria gli esami diretti ad individuare la presenza di droga nel corpo. La presenza del medico assieme al rilevatore automatico, inoltre, rende ancora più veloce l'accertamento dal momento che è la figura specializzata per riconoscere una serie di parametri di alterazione psico-fisica, che è l'altra condizioni necessaria per procedere, assieme all'esito positivo della “macchinetta”.

Impennata da soggetti drogati alla guida

Dai dati del “drogometro” arriva quindi la spia di un fenomeno sempre più allarmante: tra giugno 2015 e settembre 2016 lo strumento è stato utilizzato su 44 persone e 2 sono risultate positive. Quest'estate, invece, si è registrato un picco: da luglio ad ottobre 2017 sono stati 16 i controllati e ben 6 di loro erano drogati. “Un dato che stiamo analizzando, in quanto tali controlli avvengono sulle strade, di notte, quindi non in contesti ben specifici dove si può ritenere che vi è un uso concentrato di stupefacenti”, spiega il comandante provinciale della Stradale Francesco Cipriano. La Romagna pare quindi confermarsi come una terra in cui l'uso di droghe è superiore alla media. A livello nazionale la positività al test negli ultimi due anni è dell'1,7%. Nel territorio di Forlì-Cesena tale percentuale schizza al 4,5%, anche per l'effetto delle presenze turistiche in riviera, mentre nell'ultima estate Forlì-Cesena ha fatto riscontrare un tasso di positività del 37,7%. Nei più giovani, sotto i trent'anni, la positività alla droga è quasi sempre accompagnata a quella per l'alcol, il che trasforma questi giovani ancora di più in potenziali killer al volante.

Centinaia di denunce per l'alcol

“Alcol, droghe e distrazione restano i principali killer sulle strade – ricorda Cipriano -. Solo le sostanze alcoliche e stupefacenti sono responsabili di circa un terzo degli incidenti in Italia”. La Polizia Stradale è impegnata a reprimere il fenomeno. Nel 2016 le pattuglie in servizio di vigilanza sulle “stragi del sabato sera” in provincia di Forlì-Cesena (le loro sedi sono a Forlì, Rocca San Casciano, Bagno di Romagna e al Caps di Cesena) sono state 3.551, con 19.547 persone controllate. Le pattuglie che hanno visto la presenza di personale medico sono state 60, con 24 servizi medici. Sempre nel 2016 solo la Polizia Stradale (simili accertamenti vengono fatti anche da Carabinieri e dalle Polizie Municipali) ha denunciato 141 persone per guida in stato d'ebbrezza mentre altre 91 sono state quelle sanzionate solo in via amministrativa in quanto avevano un tasso etilico compreso tra lo 0,5 e lo 0,8 grammi/litro.

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