Dramma dopo il tuffo dalla barca, i ricordi: "Davide era buono e sempre sorridente"
Molto conosciuto in città, la sua morte ha portato un alone di tristezza, il ricordo dell'assessore Ferrini: "Siamo stati a scuola insieme, una persone buona"
"Non ho parole, riposa in pace", è uno dei tanti messaggi social che ricordano Davide Pastorelli, il cesenate 46enne morto tragicamente dopo essersi tuffato da un catamarano a poche centinaia di metri dalla costa di Milano Marittima. Molto conosciuto in città, la sua morte ha portato un alone di tristezza anche perchè al momento la dinamica della tragedia appare inspiegabile. Il corpo del 46enne è stato rinvenuto poco dopo le 9 di venerdì mattina, dopo le intense ricerche.
La tragedia in mare
Un pomeriggio spensierato per due coppie a bordo di un catamarano, a pochi passi dal noto stabilimento Papeete Beach. Poi la decisione di tuffarsi, da quel momento la compagna e gli amici non hanno più visto Davide, fino al tragico ritrovamento. "Era un ragazzo buono, sempre sorridente - il ricordo dell'assessore Luca Ferrini, che con Pastorelli ha condiviso la scuola - era una persona molto estroversa, ne avrò sempre un bel ricordo nel cuore".
Gli esatti contorni della tragedia, restano al momento difficili da spiegare. E' certo che il mare era calmo e gli amici dopo averlo visto tuffarsi avevano addirittura pensato di ritrovarlo sulla battigia. Le ricerche sono scattate immediatamente. Sul posto è intervenuta la Capitaneria di Porto di Cervia e anche i Vigili del fuoco con elicottero e sommozzatori, che hanno battuto la zona alla ricerca dell'uomo. L'allarme è scattato giovedì pomeriggio poco dopo le 17. Ricerche che praticamente non si sono mai fermate, fino alle 9 di venerdì mattina quando l'elicottero che ha sorvolato l'area ha individuato il cadavere. "Era buono e benvoluto da tutti", il ricordo unanime degli amici. Un carattere estroverso e una gioia di vivere che traspare anche dalla sua pagina Facebook, tante le foto con l'inseparabile compagna, testimone dell'inspiegabile tragedia.