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Cronaca

Dove non arriva la scuola ci pensano i genitori: con la Festa di Primavera la raccolta fondi

A fare la differenza tra una scuola e l'altra, quindi, sono proprio loro: i genitori e la loro caparbietà nel voler ottenere risultati tangibili

Dove non arriva la scuola arrivano i genitori: questo ormai è il trend della scuola italiana costretta, in questi ultimi anni, a fare i conti con sempre meno risorse a disposizione. A fare la differenza tra una scuola e l'altra, quindi, sono proprio loro: i genitori e la loro caparbietà nel voler ottenere risultati tangibili. Una scuola che si distingue sempre per originalità e concretezza è l'elementare Saffi del 3° Circolo didattico di Cesena. In questi ultimi tre anni i genitori sono riusciti, tramite raccolta fondi legata a iniziative creative (mercatini artigianali, vendita di piantine con vasi decorati dai bambini, lotteria a premi...) a racimolare parecchi soldi con cui hanno acquistato ben 5 lim (lavagne interattive multimediali).

Anche oggi si è ripetuta un'iniziativa simile in occasione della festa di Primavera organizzata dalla scuola. I bambini hanno cantato e letto poesie all'interno del suggestivo chiostro di San Domenico, mentre i genitori hanno venduto le piantine abbellite con fiori di carta e frasi scritte dagli stessi scolari. Alla fine della mattinata il Comitato Genitori "Saffi" è riuscito a raccogliere quasi 800 euro con i quali, in accordo con gli insegnanti del Saffi e il dirigente del 3° Circolo, ha in progetto di acquistare sedie e banchi per realizzare un'aula 3.0, dove poter svolgere lezioni di didattica attiva. Si tratta di banchi componibili (spesso trapezoidali) per svolgere lezioni capovolte dove sono gli stessi alunni a cooperare tra di loro e a fare lezione agli stessi compagni sotto la supervisione di un insegnante. Si possono creare isole con gruppi di alunni o disporli tutti in cerchio. L'importante è che siano classi flessibili, dinamiche, che si discosti dalla classica visione della lezione frontale. Del resto se è vera la frase "Se ascolti dimentichi, se vedi ricordi, se fai impari" il metodo di rendere gli scolari protagonisti, centro del loro apprendimento, può essere vincente. 
 

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