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Cronaca

Dopo la condanna per spaccio e i servizi sociali nessun ravvedimento, il Questore dispone l'espulsione

Concluso l’affidamento in prova, il Magistrato di Sorveglianza, considerato l’atteggiamento del giovane che non ha dato prova di ravvedimento, ha valutato l’aggravamento della sua pericolosità sociale

Il Questore della provincia di Forlì-Cesena ha disposto l’esecuzione del provvedimento di espulsione di un cittadino marocchino di 29 anni, già domiciliato a Cesena, il cui allontanamento era stato ordinato dal Tribunale di Milano, come misura di sicurezza a seguito della sentenza del 2015 di condanna a 5 anni e 8 mesi di reclusione per il reato di spaccio di sostanze stupefacenti.

L’allontanamento dal territorio nazionale era stato sospeso durante il periodo di espiazione della pena, scontata dal giovane prima in carcere, poi agli arresti domiciliati e, da ultimo, attraverso l’affidamento in prova ai servizi sociali.

Concluso l’affidamento in prova, il Magistrato di Sorveglianza, considerato l’atteggiamento del giovane, che non ha dato prova di ravvedimento né di essersi reinserito nel tessuto sociale, lavorativo e familiare, ha valutato l’aggravamento della sua pericolosità sociale.

L’Ufficio Immigrazione della Questura ha pertanto verificato le sue esatte generalità, acquisendo dal Consolato Marocchino di Bologna un documento valido per l’espatrio, e ha quindi organizzato il suo accompagnamento coatto, il 27 ottobre scorso, al Centro di Permanenza per i Rimpatri di Potenza, ove lo straniero sarà temporaneamente trattenuto per essere poi riportato nel paese di origine.

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