Donna sequestrata salvata dalla poliziotta, la Uil: "Polizia forte con formazione e tecnologia"
Il sindacato Uil interviene sulla poliziotta Francesca Brandolini, per essere riuscita a salvare una donna in pericolo di vita, per un ennesimo odioso caso di violenza maschile
Il segretario provinciale Usip di Forlì-Cesena Michele Fratellanza e il segretario di UIL Cesena Marcello Borghetti si uniscono al ringraziamento, che tutta la comunità esprime alla poliziotta Francesca Brandolini, per essere riuscita a salvare una donna in pericolo di vita, per un ennesimo odioso caso di violenza maschile. "Esiste un nesso tra cultura della sicurezza ed eccellenza organizzativa complessiva. La formazione del personale è uno degli indicatori principali della prestazione ed è collegato alla qualità di un ente e alla manutenzione dei servizi per la comunità. L’attività messa in campo in questi giorni dall’abile operatrice del Commissariato di Cesena Francesca Brandolini, che ha portato al fermo di polizia di uno dei tanti partner gelosi, mettendo in salvo la compagna dell’uomo, vittima seriale di una violenza al maschile, rafforza la fiducia del cittadino-utente nell’istituzione e nel fare sicurezza territoriale", spiega una nota dei due sindacalisti.
"La pesante situazione di vessazione di una persona, che potrebbe benissimo essere un nostro vicino di casa, non è risultata però trasparente al preparato agente di polizia, capace di percepire il rischio nelle sue forme ed in grado di attivare procedure di intervento performanti dirette alla protezione della vita altrui ed alla salvaguardia dei diritti costituzionali. La cornice di tutto questo è la cultura della sicurezza ed una capacità predittiva dei reati affinatasi recentemente grazie alle nuove tecnologie informatiche, patrimonio della polizia di stato. Il poliziotto di oggi riesce ad organizzare velocemente l’intervento migliore e ad attivare un lavoro di team utilizzando in supporto un servizio di rete basato sulle nuove tecnologie e i recenti studi sociali", rilettono Borghetti e Fratellanza.
Non mancano, però i problemi: "La mancata apertura del Posto di Polizia estivo di Cesenatico, rimane purtroppo un segnale politico contradditorio, rispetto alla esigenza di presidiare il territorio, perché è proprio grazie alla diffusa presenza delle donne e degli uomini che lavorano al presidio della legalità e della sicurezza, che si possono tutelare i cittadini e tutta la collettività nei suoi legittimi interessi. Un ragionamento e un ringraziamento che estendiamo a tutte le forze di polizia. Siamo di fronte ad una risposta efficace da parte degli uffici periferici della polizia di stato, che ben conoscendo le esigenze e i pericoli dei contesti in cui opera, si adopera con costanza alla prevenzione dei reati e del disagio, tanto di più in un periodo molto complicato, dove si rende necessario uno sforzo ulteriore proprio per il forte afflusso di turisti. Con sforzo e dedizione sono state implementate le pattuglie ed i turni di servizio e di conseguenza i controlli sul territorio questo solo grazie ad una dirigenza efficiente che sa ascoltare le domande che USIP/UIL rivolge, e che ha saputo organizzare il personale e il lavoro d’equipe degli operatori su strada. Formazione, comunicazione e gestione delle risorse umane sono le colonne fondanti di una polizia della convivenza efficace che promuove la sicurezza su tutti i livelli del sistema sociale. Con questo intervento del Commissariato di Cesena, si rinforza la fiducia dei cittadini nella polizia di stato e si attesta un servizio che se ben gestito permette una presenza capillare sul territorio a tutela della comunità di riferimento. La violenza di genere, rimane un fenomeno dove la cultura della prevenzione, va sempre più rafforzata e diffusa".