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Cronaca

Sì o no alla donazione degli organi? Quando si fa la carta d'identità

Il Comune di Cesena, infatti, intende chiedere di essere coinvolto nel progetto di sperimentazione avviato dal Ministero dell’Interno

In futuro i cittadini cesenati potranno segnalare la volontà di donare gli organi nel momento in cui richiedono o rinnovano la carta d’identità. Il Comune di Cesena, infatti, intende chiedere di essere coinvolto nel progetto di sperimentazione avviato dal Ministero dell’Interno, che permetterà agli ufficiali dell’anagrafe, all’atto della richiesta della carta d’identità da parte del cittadino, di registrare anche la sua volontà di donazione.

La dichiarazione non comparirà sul documento (perché questo aspetto è di esclusiva competenza statale, sulla quale il Legislatore ancora non si è espresso), ma sarà trasmessa in tempo reale al Sistema Informativo Trapianti del Ministero della Salute. La Giunta, nei giorni scorsi, ha incaricato il dirigente dei Servizi Demografici del Comune di predisporre la documentazione necessaria per essere pronti a inoltrare la richiesta di al Ministro dell’Interno Anna Maria Cancellieri non appena il Consiglio Comunale si sarà espresso in merito.

 “Donare gli organi – sottolineano il Sindaco Paolo Lucchi e l’Assessore ai Servizi Demografici Ivan Piraccini - è un gesto di grandissima generosità, che ha davvero il potere di ‘moltiplicare la vita’, come afferma lo slogan della recente campagna avviata dal Ministero della Salute. E anche se i dati sono incoraggianti e indicano un aumento dei donatori, è importantissimo diffondere sempre di più la cultura della donazione. Per questo abbiamo deciso di promuovere questa iniziativa, raccogliendo così’ la richiesta fatta dalla senatrice della Repubblica Laura Bianconi al Ministro dell’Interno di coinvolgere il Comune di Cesena nella sperimentazione già avviata dalla Regione Umbria. Il Comune di Cesena, al pari di quello di Perugia, ha tutte le carte in regola per unirsi alla sperimentazione di questa nuova importante possibilità per la cittadinanza. Occupiamo, infatti, una posizione di avanguardia a livello nazionale per quanto riguarda l’utilizzo delle tecnologie in ambito demografico e siamo intenzionati a richiedere di essere coinvolti anche nella sperimentazione del Documento Unificato (DU), il documento che dovrebbe assorbire la carta d’identità elettronica, la tessera sanitaria e la carta nazionale dei servizi”.

 

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