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Cronaca

Faccia a faccia con Le Iene, ma don Paolo non arretra: "Studia, la mia predica contro una mentalità"

Le Iene nella chiesa di San Rocco, la giornalista ha incalzato il parroco cesenate, che non ha cambiato posizione dopo la bufera

E' andato in onda venerdì sera l'atteso servizio de "Le Iene" sul caso che è partito da Cesena e ha fatto il giro d'Italia sollevando un gran polverone. La giornalista Alice Martinelli ha incalzato don Paolo Pasolini dopo l'omelia choc sui vaccini da feti abortiti.

Il servizio della trasmissione di Italia Uno ha ripercorso le parti salienti della predica partita dalla piccola chiesa cesenate di San Rocco. "Vaccini anti-Covid prodotti tramite le sperimentazioni fatte con feti vivi abortiti” ma anche "donne povere pagate per farsi ingravidare, e poi fatte abortire al quarto-quinto mese con l'estrazione del feto vivo. I feti devono essere vivi, e poi vengono venduti alle aziende che producono i vaccini".

"Il video pubblicato sulla pagina Facebook della parrocchia è diventato virale - ha sottolineato la giornalista che non ha usato giri di parole definendo le dichiarazioni del prete "un sacco di sciocchezze".

Poi il faccia a faccia piuttosto acceso nella sagrestia. "In America c'è un dibattito che va avanti da anni - ha provato a difendersi don Paolo - la mia non era una predica contro i vaccini, ma un ragionamento più ampio. Sei una giornalista, studia e e cerca di informarti".

"Non esiste una fabbrica di feti, è una fake news - ha detto in modo animato la 'Iena' - come molte teorie complottiste prende spunto da qualcosa di vero. Una teoria che nasce negli anni '60 quando un microbiologo americano ha preso delle cellule da un'interruzione di gravidanza che una donna aveva volontariamente scelto. Le cellule si sono moltiplicate miliardi di volte e sono arrivate fino ai giorni nostri permettendoci di studiare i virus, e anche di produrre tanti vaccini, tra cui quello contro il covid".

Ma il parroco cesenate non si è spostato di un centimetro dalla sua posizione: "La mia non è stata una predica contro i vaccini, ma contro una mentalità che sta dietro l'aborto, che sta dietro l'eutanasia, che sta dietro la nostra paura di morire".  Il sacerdote ha anche mandato un link alla giornalista, un articolo senza fonti da cui partono le sue teorie. "Sentendo la sua omelia un fedele si spaventa, può dare nella prossima omelia un messaggio diverso ai suoi fedeli?". Don Paolo ha opposto un rifiuto: "La mia posizione sui vaccini è chiarissima".

 Il servizio si è chiuso ricordando al sacerdote che "la pandemia ha causato milioni di morti, questa predica non è da buon cristiano, abbiamo bisogno dei vaccini più di ogni altra cosa", l'invito è quello di "prendere esempio dal Papa che si è vaccinato".

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