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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca Savignano sul Rubicone

Domenica si ricorda la strage di Tavolicci e del Passo del Carnaio

Il programma delle celebrazioni parte alle ore 9.30 con la Santa Messa e la deposizione di corone d'alloro presso il Cippo dei Caduti del Carnaio. Poi, alle 10.30, a San Piero in Bagno

22 luglio 1944, Tavolicci. 25 luglio 1944, Passo del Carnaio. 68 anni fa, a distanza di pochi giorni, le truppe tedesche del feldmaresciallo Albert Kesserling, in rappresaglia all'uccisione di tre militari e per scongiurare la formazione di nuove bande partigiane, uccisero 91 civili, compresi donne e bambini con meno di 19 anni. Quei momenti tragici per la Valle del Savio rivivono domenica con cerimonie e riflessioni nei luoghi del dramma e nelle piazze dei paesi colpiti.

Il programma delle celebrazioni parte alle ore 9.30 con la Santa Messa e la deposizione di corone d'alloro presso il Cippo dei Caduti del Carnaio. Poi, alle 10.30, a San Piero in Bagno, in Piazza Martiri, dopo il saluto del Sindaco di Bagno di Romagna, Lorenzo Spignoli, interverrà Paolo Bolognesi, Presidente dell'Associazione delle Vittime della Strage di Bologna del 2 agosto 1980.

Nel pomeriggio, ci si sposterà invece a Tavolicci, dove alle 15.30, dopo il saluto del Sindaco di Verghereto Guido Guidi, prenderà la parola Daria Bonfietti, Presidente dell'Associazione delle vittime della strage di Ustica. Dopo il suo intervento, alle 16.30, concluderà la cerimonia la Santa Messa sul Sacrario delle Vittime. Il percorso di memoria riprenderà poi mercoledì mcon il linguaggio del teatro. Nel palcoscenico di Piazza Martiri, alle ore 21.00, la compagnia Briacabanda metterà in scena infatti uno spettacolo promosso dall'ANPI, interamente ispirato alle vicende della Banda Corbari.

“Uniamo il dolore patito sofferto durante la resistenza dai cittadini della Valle del Savio al dolore delle vittime di Ustica e di Bologna – commenta l'Assessore alla cultura e Presidente del Coordinamento dei Luoghi della Memoria Monia Giovannetti – per chiedere con forza verità e giustizia su pagine della storia italiana rimaste ancora troppo oscure. Ritorneremo alle vittime di allora per contribuire ad allontanare dal nostro presente e dal nostro futuro le minacce a cui la vita civile e politica è costantemente sottoposta”.

Le manifestazioni, che sono completate anche da un manifesto appositamente realizzato dall'ANPI (Associazione Nazionale Partigiani Italiani) – Sezione Alto Savio, sono promosse dal Coordinamento provinciale per i luoghi della memoria, dall'Istituto per la storia della Resistenza e dell'Età contemporanea della Provincia di Forlì-Cesena, dalla Provincia di Forlì-Cesena, dal Comune di Verghereto e dal Comune di Bagno di Romagna.

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