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Discariche a cielo aperto, multe a go go tra gennaio e aprile

Nei primi quattro mesi dell’anno, con un'intensificazione dell’attività di controllo del territorio finalizzata al contrasto dell’illegalità legata all’abbandono dei rifiuti, sono stati 31 gli illeciti amministrativi accertati dalle pattuglie del Corpo Forestale dello Stato

Nei primi quattro mesi dell’anno, con un'intensificazione dell’attività di controllo del territorio finalizzata al contrasto dell’illegalità legata all’abbandono dei rifiuti, sono stati 31 gli illeciti amministrativi accertati dalle pattuglie del Corpo Forestale dello Stato in provincia. In conseguenza degli illeciti riscontrati e verificati in maniera sparsa su tutto il territorio provinciale, sono stati elevati 29 verbali di importo 600 euro ciascuno.

Le violazioni riguardano prevalentemente il divieto di abbandono e le norme in materia ambientale. L’importo complessivo delle sanzioni, circa 20.700 euro, verrà introitato dalla Provincia di Forlì-Cesena, competente per materia. Le situazioni riscontrate hanno riguardato abbandoni dei più disparati materiali classificati per legge in pericolosi e non pericolosi, ovvero, oltre gli autoveicoli fuori uso in stato di abbandono, anche inerti derivanti da demolizioni, tra cui eternit, materiali ferrosi e non di varia natura, pneumatici, sanitari non più in uso, elementi di arredi, serramenti e mobilio, imballaggi di varie tipologie e materiali, elettrodomestici non più funzionanti, televisori, passeggini ed altro.

Spiega la Forestale: "L’abbandono dei rifiuti – pure se il terreno risulta essere di proprietà privata – costituisce oltre che una violazione di legge sanzionata a livello amministrativo anche un comportamento potenzialmente dannoso per l’ambiente naturale in quanto alcuni dei materiali abbandonati possono contenere parti e/o liquidi inquinanti. Basti pensare alle sostanze contenuti nei frigoriferi ed ai residui di oli e/o carburanti ancora presenti negli automezzi dismessi".

"Oltre a ciò vi è anche un considerevole danno al contesto paesaggistico delle varie zone interessate dagli abbandoni che, nei casi riscontrati,  vanno dalla campagna alla collina ed alle zone di  montagna della Romagna, dove cumuli di materiale di varia natura estranea al territorio creano un negativo contrasto con la bellezza e la storia dei luoghi - continua la Forestale -. Non si ritiene certo manchino le procedure e le modalità per il conferimento e lo smaltimento dei rifiuti a norma di legge – modalità che azzerano gli impatti negativi sull’ambiente naturale e sul paesaggio – ma la situazione riscontrata necessita di alcune necessarie e opportune riflessioni, prima delle quali il livello che si riscontra in molte componenti della società che è assai spesso non ancora sufficiente riguardo cultura e sensibilità ambientale".

"Altro dato di particolare rilevanza è quello che l’attività di presidio, sorveglianza e controllo del territorio ha permesso di individuare altri numerosi casi di abbandono di rifiuti, spesso su proprietà pubblica, per i quali sono state attivate – con l’invio di ben 56 segnalazioni inoltrate ai Sindaci – le procedure, di competenza comunale, per provvedere alla rimozione dei rifiuti e per il conferimento dei medesimi presso centri autorizzati, bonificando conseguentemente il sito", sottolinea il Corpo Forestale dello Stato.

Nella provincia di Forlì-Cesena i controlli proseguiranno al fine di prevenire e/o reprimere a norma di legge eventuali comportamenti illeciti, puntando conseguentemente in un futuro prossimo ad una sostanziale diminuzione del fenomeno. Per eventuali segnalazioni su emergenze ambientali è sempre attivo il numero verde “1515” cui il cittadino può rivolgersi gratuitamente per comunicare attività illecite condotte in danno dell’ambiente.

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