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Cronaca Cesenatico

Disabili a Cesenatico, nuovo progetto pubblico-privato di welfare circolare

Tutte le parti in causa impegnate in prima persona, imperniate attorno alla Fondazione “La Nuova Famiglia”

Un progetto di welfare circolare per Cesenatico, con tutte le parti in causa impegnate in prima persona, imperniate attorno alla Fondazione “La Nuova Famiglia” da anni sul campo per affiancare i disabili e prefigurare una rete di servizi che miri alla loro autonomia anche quando non vi saranno più i familiari a sostenerli. E’ scaturito al convegno di Confartigianato Federimpresa Cesena al Museo della Marineria con la sala stipata di familiari di persone disabili, esponenti del welfare territoriale e rappresentanti dell’amministrazione comunale, a partire da sindaco Matteo Gozzoli e assessore al Welfare Stefano Tappi.

L’on. Elena Carnevali ha presentato la nuova legge sul Dopo di noi di cui è stata relatrice, approvata nel 2016, rimarcando che il nuovo dettato normativo è volto a favorire il benessere, la piena inclusione sociale e l’autonomia delle persone con disabilità e che per la prima volta nell’ordinamento giuridico vengono individuate e riconosciute specifiche tutele per le persone con disabilità quando vengono a mancare i parenti che li hanno seguiti fino a quel momento. L’obiettivo del provvedimento è garantire la massima autonomia e indipendenza delle persone disabili, consentendogli per esempio di continuare a vivere nelle proprie case o in strutture gestite da associazioni ed evitando il ricorso all’assistenza sanitaria.

L’on. Marco Di Maio ha approfondito tematiche allegate al nuovo detto legislativo, mentre il sindaco Matteo Gozzoli e l’assessore Stefano Tappi hanno sottolineato la necessità di una sinergia tra pubblico e privato per rispondere alla crescenti domande di assistenza da parte della popolazione, complimentandosi con Confartigianato per il suo ruolo propulsivo, che esce da schemi e confini canonici di un soggetto della rappresentanza, chiamato a interagire in un terreno sempre più aperto e di frontiera.

Dal canto suo Roberto Casali, presidente della Fondazione “La Nuova Famiglia” che da più lustri opera a favore dei disabili assistendoli in itinere e prefigurando il dopo di loro, ha messo in luce che il percorso della struttura fondata dai familiari dei disabili e sostenuta da vari enti territoriali, fra cui Confartigianato per il sociale,  ha anticipato la svolta legislativa, aggiungendo che la fondazione si sforzerà per far collimare il suo percorso a quello legislativo in direzione di una sempre maggiore autonomia dei disabili assistiti. Il presidente di Confartigianato Federimpresa Cesenatico Lorena Fantozzi ha spiegato che cosa c’azzecca questo impegno sul welfare territoriale da parte di un’organizzazione economica d’impresa, che forse può sfuggire ai più.

“Il ruolo di una moderna organizzazione è quello di essere soggetto propulsivo del sistema di crescita territoriale - ha detto Fantozzi -: la nostra mission è di rispondere ai bisogni non solo delle imprese, ma anche delle persone, perché attorno all’imprenditore ruotano tante  persone, dai collaboratori ai familiari ai clienti, ed egli stesso è prima di tutto una persona. Per questo il nostro impegno sul fronte dell’assistenza alla disabilità viene incontro a quelle famiglie del territorio che hanno necessità di essere affiancate e sostenute, fra cui anche alcune di nostre imprese associate, non solo da chi meritoriamente opera in questo versante come la Fondazione La Nuova Famiglia, ma da tutto il sistema territoriale. Le ricadute di questo welfare circolare riguardano anche il sistema economico e la crescita. Fra i fondatori della Fondazione La Nuova Famiglia, inoltre, c’è anche un nostro associato pensionato che ebbe la lungimiranza di guardare oltre, al futuro di suo figlio disabile, quando non avrebbe più avuto familiari. Il terreno su cui ci stiamo muovendo riguarda una vasta gamma di bisogni sanitari, fra cui quello dell'autismo”.
 

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