"Come un fulmine a ciel sereno la Giunta dell’Unione dei Comuni Valle del Savio, presieduta da Enzo Lattuca, ha deciso di dotare l’ente di un direttore generale, figura da 90.000 euro annui più 15.000 di retribuzione di risultato. Il candidato, secondo quanto si legge nella delibera 47 del 6 giugno scorso, sarà scelto ‘intuitu personae’ dal presidente Lattuca, ovvero con una scelta discrezionale sulla base di un rapporto strettamente fiduciario. Tutto regolarissimo, intendiamoci, ma ci domandiamo se fosse davvero necessario gravare l’Unione di ulteriori costi per il nuovo superdirigente, quando questo ente sembra sempre più un carrozzone poco trasparente, dispensatore di scarsi servizi ai cittadini”: così in una nota i consiglieri comunali del Gruppo Lega Antonella Celletti, Fabio Biguzzi, Enrico Sirotti Gaudenzi e Beatrice Baratelli che hanno presentato un’interrogazione.

“La vicenda assume l’aspetto di un vero rompicapo. Fino ad ora le funzioni di direttore generale dell’Unione erano svolte gratuitamente dal segretario generale dell’ente che ricopre anche la carica di segretario generale in Comune a Cesena. Il 31 marzo scorso è stata approvata in Consiglio comunale a Cesena una delibera relativa alla convenzione tra la Provincia di Forlì-Cesena, il Comune di Cesena e il Comune di Montiano per il servizio in forma associata delle funzioni di segretario generale. A poco più di un mese di distanza arriva la delibera della Giunta dell’Unione del 6 giugno dove si legge, tra l’altro, che l’attuale segretario generale dell'Unione (e degli altri enti) ha presentato, il 20 maggio 2022, ‘le dimissioni da direttore generale' dell'Unione a decorrere dal primo luglio 2022, ragion per cui c’è la ‘necessità’ di inserire questa nuova figura, che andrà ‘individuato in un soggetto diverso rispetto a quello del segretario generale’. Necessità mai avvertita prima, forse per motivi di risparmio, tanto che si è posta perfino l’urgenza di disciplinare formalmente incarico e ruolo del superdirigente. Il tutto senza il minimo confronto ‘politico’ con i consiglieri dell’Unione, uno di opposizione e uno di maggioranza per ognuno dei sei Comuni dell'Unione. Di qui la richiesta di ‘congelare’ la delibera e di aprire una riflessione che coinvolga l’intero Consiglio dell’Unione”.