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Cronaca

Difesa Sociale: "Raggiunto il limite, stop a case pubbliche vuote e sfratti"

Gli immobili pubblici devono essere riutilizzati per rispondere alle esigenze concrete di chi oggi subisce la "crisi". Vedere famiglie sfrattate e immobili pubblici vuoti non solo è vergognoso, ma sta diventando sempre più intollerabile"

Il Comitato Difesa Sociale torna a battere sul tema sfratti. "L'amministrazione comunale di Cesena continua a mettere in (s)vendita immobili pubblici. Gli ultimi in ordine di tempo sono stati 4 appartamenti ex alloggi popolari, 3 poderi, 3 ex scuole, 2 negozi ed un supermercato, 3 aree edificabili (fra cui quella relativa alla Piattaforma Logistica di Pievesestina, con sopra una casa).
La scusa solita, usata per rendere queste (s)vendite accettabili da parte di una popolazione sempre più povera e stanca di “sacrifici”, è quella di “far cassa”: “i soldi ci servono, c'è il Patto di Stabilità, così possiamo sistemare strade e scuole...”.

"Peccato - aggiunge - ci si dimentichi di dire che il Patto di Stabilità qualcuno (loro) l'ha firmato; sono stati colpiti da amnesia? E forse bisognerebbe chiedersi anche perchè le amministrazioni Pd locali abbiano chiesto (ed ottenuto) deroghe al Patto di Stabilità per opere pubbliche (non però per servizi alle persone, fra cui sempre più disoccupati, cassa-integrati, precarizzati). E forse bisognerebbe anche riflettere sul fatto che la maggior parte di questi immobili sono rimasti invenduti. Ad oggi, sono andati venduti all'asta tre appartamenti, un podere e l'area edificabile Piattaforma Logistica (con casa sopra), su cui ci sono già progetti appetitosi".

"Bene, diranno alcuni, e allora di cosa vi lamentate se solo questo è stato (s)venduto?
Appare ovvio che, al giorno d'oggi, le possibilità e volontà di fare acquisti di questo tipo diminuiscono, se si eccettuano simpatiche cordate di grandi imprese (quella che ha acquistato l'area su cui sorgerà la nuova Piattaforma Logistica comprende Apofruit, Tecnolog e Silo di Milano). Allora perchè mettere gli immobili in vendita? Forse perchè col tempo i prezzi diminuiscono? Senza andare a discutere sui prezzi delle (s)vendite (stranamente bassini), il problema è che si tratta di immobili lasciati vuoti! E questo è tanto più inaccettabile quanto più aumentano le persone senza casa, che non riescono più a pagare un affitto in un mercato immobiliare come quello cesenate completamente drogato, con prezzi alle stelle".

"Aumentano gli sfratti, anche a Cesena. Il prossimo sarà venerdì 14 giugno: un'altra famiglia con padre disoccupato perché licenziato (anzi, ritenuto “non idoneo” da una cooperativa – una storia che forse qualcuno ricorderà), due bambine, madre malata. L'amministrazione comunale dice di non avere soluzioni, per questa famiglia. Eppure c'è un bell'appartamento vuoto (invenduto) al quartiere Vigne. Eppure la ex scuola elementare di San Cristoforo “in base al Piano Regolatore vigente appartiene alla classificazione 'Ville e Giardini' (art.38 delle N.T.A.)” ed è “recuperabile ad uso residenziale” con “discrete condizioni di manutenzione e conservazione” (dal sito di ValoreCittà, società di cui il Comune di Cesena è socio unico)".

"Si tratta di contraddizioni (immobili vuoti-gente senza casa) che altrove in Italia stanno esplodendo, mostrando che la gente comincia ad avere in mente un'altra idea di città rispetto a quella delle istituzioni: un'idea di città che risponda ai bisogni dei propri abitanti, non a quelli della speculazione, delle grandi imprese, dei trattati europei. Gli immobili pubblici non devono essere venduti: devono essere riutilizzati subito per rispondere alle esigenze concrete di chi oggi subisce la “crisi”. Vedere famiglie sfrattate e immobili pubblici vuoti non solo è vergognoso, ma sta diventando sempre più intollerabile".

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