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Cronaca

Decreto Sicurezza, le preoccupazioni di Lucchi: "Ripercussioni negative per il welfare locale"

I diritti di ogni essere umano e la sicurezza delle nostre città valgono certamente molto, molto di più", evidenziano Lucchi e Benedetti.

Anche l’amministrazione comunale di Cesena, condividendo le posizioni espresse dall’Associazione Nazionale Comuni Italiani (Anci), guarda "con preoccupazione alle possibili ripercussioni negative sul welfare territoriale del Decreto sicurezza e immigrazione, appena approvato al Senato e in procinto di passare all’esame della Camera". Per questo, in vista del dibattito a Montecitorio, il sindaco Paolo Lucchi e l’assessore ai Servizi per le Persone Simona Benedetti hanno scritto una lettera ai deputati eletti nel nostro territorio (Carlo Ugo De Girolamo,  Jacopo Morrone, Simona Vietina) chiedendo loro di farsi portavoce in quella sede delle istanze e delle richieste che provengono dai territori.

Nella loro comunicazione sindaco e assessore appoggiano gli emendamenti al decreto proposti da Anci (assenso del sindaco per l’apertura di nuove strutture di accoglienza; mantenimento nello Sprar dei richiedenti asilo vulnerabili e i nuclei familiari con minori) ed esprimono il loro timore per rischio di smantellamento  del sistema di accoglienza attuato in questi anni, che a Cesena ha dato risultati positivi in termini di sicurezza e integrazione, come attestano i numeri: dal 2014 ad oggi, attraverso il sistema Sprar, Cesena ha accolto due famiglie ed ottantatrè persone singole richiedenti asilo, di cui diciassette attualmente ancora inserite. "I diritti di ogni essere umano e la sicurezza delle nostre città valgono certamente molto, molto di più", evidenziano Lucchi e Benedetti.

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