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Cronaca

Crescono i redditi nell’Unione Valle Savio: a Cesena la media è di 20mila euro

Nello stesso anno il gettito complessivo dell'Irpef pagata nel territorio dell'Unione ammonta di 323 milioni e 383mila euro, con una media per contribuente di 3.614 euro

E’ di 1 miliardo e 706 milioni il reddito complessivo dichiarato nel 2013 ai fini della dichiarazione Irpef dagli 89.491 contribuenti dell’Unione dei Comuni della Valle del Savio. Nello stesso anno il gettito complessivo dell’Irpef pagata nel territorio dell’Unione ammonta di 323 milioni e 383mila euro, con una media per contribuente di 3.614 euro. Sono solo alcuni dei dati che emergono dall’analisi elaborata dell’Ufficio Statistica dell’Unione sulle dichiarazioni dei redditi presentate nel 2013 dai contribuenti dei sei Comuni che aderiscono all’ente: Cesena, Bagno di Romagna, Mercato Saraceno, Montiano, Sarsina e Verghereto.

Analizzando la composizione della massa contributiva, risulta che oltre la metà dei contribuenti si colloca nelle fasce di reddito intermedie: per 31.483 (pari al 35% del totale) il reddito è fra i 15mila e i 26mila euro, per un ‘valore’ complessivo di 628 milioni e 493 mila euro; altri 16.589 (pari al 18,7%) si attestano fra i 26mila e i 55mila euro per un importo complessivo di 566 milioni e 608mila euro. Invece, sono 22.586 (vale a dire circa un quarto) i residenti dell’Unione  il cui reddito è di meno di 10mila euro l’anno (per un valore complessivo di 116,17 milioni), mentre altri 380 contribuenti hanno dichiarato un reddito minore o uguale a zero (erano 399 nel 2012). All’altro estremo della classifica, ci sono 545 contribuenti con un reddito superiore ai 120mila euro l’anno, che valgono complessivamente circa 108,2 milioni, mentre altri 1200 hanno dichiarato redditi compresi fra 75mila e 120mila euro, per un valore complessivo di 109 milioni e di euro.

Fra le tipologie di contribuenti, la fetta più grossa è rappresentata dai 45.291 lavoratori dipendenti, con un ammontare di 921 milioni e 691mila euro. Da rilevare che rispetto all’anno precedente il loro numero si è ridotto di 1100 unità, ma il reddito complessivo è aumentato di circa 1 milione di euro. A seguire i 34.226 redditi da pensione, con un importo di 527 milioni e 777mila euro: anche in questo caso, a fronte di una riduzione del numero di contribuenti (-396) si registra un incremento del reddito complessivo (+14.060.276 euro). La somma dei redditi di queste due categorie  – per un valore di  1.449.468.509 euro – rappresenta da sola l’84,9% di tutti i redditi dichiarati nel territorio.

Il reddito medio che si registra nell’intera Unione è di 20.361 euro (superiore di 315 rispetto alla media  nazionale che è di 20.046 euro). Analizzando le tabelle dei singoli comuni, il reddito medio più alto si registra a Cesena con 20.981 euro; al secondo posto Mercato Saraceno con 18.120 euro e, a seguire, Montiano con 17.510 euro, Bagno di Romagna con 17.431 euro, Sarsina con 17.122 euro e, infine, Verghereto con 15.516 euro. Fra 2012 e 2013 tutti i Comuni hanno registrato un incremento, più o meno accentuato, del reddito Irpef medio: a Cesena + 605 euro, a Mercato Saraceno + 462 euro,  a Montiano + 818 euro, a Bagno +598 euro, a Sarsina + 907 euro, a Verghereto +62 euro.

Un andamento di crescita che – come già accennato – caratterizza praticamente  tutte le categorie di reddito anche nei singoli comuni. E’ così per il valore medio pro capite dei redditi da lavoro dipendente che a Cesena sono passati da 20.297 euro del 2012 ai 20.802 euro del 2013, a Montiano da 18.156 a 18.946 euro, a Mercato Saraceno da 17.977 euro a 18.650 euro, a Bagno di Romagna da 17.654 euro a 17.880 euro, a Sarsina da 16.700 euro a 17.549 euro. Analoga tendenza per il valore medio pro capite dei redditi da pensione: a Cesena passano da 15.221 a 15.795 euro, a Mercato Saraceno da 13.290 euro a 14.002 euro, a Montiano da 13.556 a 13.849 euro, a Bagno di Romagna da 12.991 a 13.725 euro, a Sarsina da 13.006 a 13.420 euro, a Verghereto da 12.524 a 13.036 euro. Analogamente in crescita il valore medio pro capite dei redditi da lavoro autonomo: a Sarsina è passato da 34.698 a 41.611 euro, a Bagno di Romagna da 36.304 a 40.613, a Cesena da 38.158 a 38.599 euro, a Verghereto da 34.099 a 34.578 euro, a Mercato Saraceno da 31.518 a 33.432 euro, a Montiano da 16.421 a 17.337 euro.

“Le elaborazioni del nostro Ufficio Statistica – sottolinea il sindaco di Cesena e presidente dell’Unione Paolo Lucchi – ci forniscono per il nostro territorio un quadro migliore rispetto a quello nazionale dove, secondo  i dati diramati nei giorni scorsi, un terzo degli italiani ha un reddito sotto i 10mila euro e il reddito medio è più basso di circa 300 euro rispetto a quello che si registra sul nostro territorio. Trovo poi particolarmente incoraggiante la tendenza alla crescita registrata per tutte le tipologie di reddito, tenendo conto del fatto che stiamo parlando del 2013, anno ancora di profonda crisi. L’auspicio è che questo andamento prosegua ancora, confermando quei segnali di ripresa che anche il Presidente di Confindustria Squinzi ha rilevato nei giorni scorsi. Ma credo che a favorire questo assetto sia stato anche l’impegno costante che da anni abbiamo intrapreso per garantire l’equità fiscale e combattere l’evasione e l’elusione, anche attraverso gli accordi siglati con la Guardia di Finanza (come hanno fatto Cesena, Montiano e Mercato Saraceno) e l’Agenzia delle Entrate (è il caso di Bagno di Romagna e Verghereto). A questo punto credo che uno dei futuri obiettivi dell’Unione sia quello di mettere a punto un accordo unico per tutto il territorio. Abbiamo sempre detto che la lotta all’evasione non è dettata da intenti persecutori, ma dalla volontà di favorire la massima equità nell’erogazione dei servizi. Ora questo impegno diventa ancora più pressante visto che da quest’anno il Fondo di riequilibrio per gli enti locali è praticamente azzerato. Questo significa che verranno sostanzialmente a meno i trasferimenti e dunque i territori locali potranno contare solo sugli introiti provenienti dalle imposte pagate dai loro cittadini. Questo da un lato responsabilizza ancora di più gli amministratori locali, ma mette anche i cittadini nelle condizioni di un controllo più diretto sul buon uso dei soldi che pagano con le loro tasse”.

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